preparato anatomico

Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni, 33
Bologna
Tipo: base del cranio
Categoria: anatomia
Morandi Anna  1714/ 1774  ceroplasta
Manzolini Giovanni  1700/ 1755  ceroplasta
cera/ modellatura/ pittura, osso, legno/ intaglio/ pittura
cm 25 (a) 35 (la) 14 (p)
g 750 g
sec. XVIII
1745 - 1755
n. CECOMA 123
Nella tavola si evidenzia un cranio privato della volta e integrato dalla lingua, dalla laringe aperta posteriormente e dalla trachea. Attraverso la sezione posteriore della laringe si apprezzano l'epiglottide e l'ugola.
Il supporto è costituito da una tavola sagomata in legno a fondo celeste.


Probabilmente mancante di alcune parti, il preparato non trova rispondenza in alcune delle descrizioni compiute da Anna Morandi (trascritte nel "Catalogo delle preparazione anatomiche...", copia ottocentesca dei suoi originali taccuini) e neppure nell'elenco inventariale delle cere morandiane appartenute alla famiglia Solimei.
Inoltre la presenza della mascella in cera in luogo di quella ossea, pone dubbi legittimi sull'esecuzione stessa di Anna Morandi del preparato, la quale abitualmente utilizzava lo scheletro naturale umano come base per la realizzazione delle tavole anatomiche.
La principale biografa della Morandi, Rebecca Messbarger, specifica che i preparati anatomici dedicati al cuore, ai polmoni e più generalmente all'apparato respiratorio vennero modellati a quattro mani da entrambi i coniugi, quando Giovanni Manzolini era ancora in vita. Notizia che trova conferma anche nel catalogo della mostra del 1981 dedicata alle cere settecentesche, dove le due tavole sono attribuite al loro lavoro congiunto.
La datazione del bene è orientativamente circoscrivibile al decennio che corre dal 1745, anno in cui Manzolini troncò l’attività di collaborazione con Ercole Lelli per aprire effettivamente una propria bottega famigliare, coadiuvato dal rilevante supporto della moglie, al 1755, data di scomparsa dello stesso ceroplasta.
Il nome di Giovanni non compare negli elenchi degli accademici e dei professori dello Studio bolognese. Contrariamente la moglie fu invece ascritta nel 1754 all'Accademia delle Scienze dell'istituto bolognese e, l'anno successivo, le venne assegnato l'incarico di modellatrice presso la cattedra di Anatomia dell'Università. Numerosi furono inoltre i riconoscimenti che le vennero tributati da altre accademie italiane e straniere, a dimostrazione dell'ampia diffusione raggiunta dalle sue tavole anatomiche.

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