Il vescovo Geronzio partecipa ad un sinodo a Roma nel 502 d.C.
Esecuzione del ribelle Maurizio
Il generale Dono giustizia il ribelle Maurizio a Cervia, prima di entrare in Ravenna.
Partecipazione a concilio
Il vescovo Bono di Cervia partecipa al concilio lateranense del 649 d.C.
Partecipazione a concilio
Il vescovo Sergio di Cervia partecipa al concilio lateranense del 769 d.C.
Partecipazione a concilio
Il vescovo Giovanni di Cervia partecipa al concilio romano dell'861 d.C.
Saline di Cervia
Prima attestazione di saline a Cervia, di proprietà dell'arcivescovo di Ravenna
Partecipazione a concilio
Il vescovo Stefano di Cervia partecipa al concilio-dieta ravennate del 967 d.C.
Regio VIII. Luoghi, uomini, percorsi dell'età romana in Emilia-Romagna
San Giovanni in Persiceto
Aspasia
2006
pp. 209-211
Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna
Ravenna
Longo
2003
Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna
Ravenna
Longo
2003
Lugo
Edizioni del Bradipo
1998
Storia di Cervia. 1: Evo antico
Rimini
Ghigi Bruno
1997
Firenze
All'insegna del Giglio
1996
Firenze
All'insegna del Giglio
1992
Ravenna
Longo
1980
Cervia, natura e storia
Rimini
Maggioli
1988
Firenze
1976
1969
Barcelona
1961
area urbana
secc. III a C./ VIII d.C.
Le Saline di Cervia sono di origine antichissima. Secondo alcuni la più remota frequentazione delle bassure argillose in prossimità della linea di costa per l’approvvigionamento del sale depositatosi in modo spontaneo, si deve agli Umbri, popolazione che in età preromana occupava gran parte della Romagna. La costruzione delle prime vasche per migliorare la produzione naturale viene attribuita a quei coloni greci che fondarono Ficocle, scalo commerciale che proprio al sale dovette fama e notorietà. Le saline si estendono a ovest di Cervia, a tre chilometri dal mare, per una superficie di 827 ettari, e rappresentano ancora oggi un importante centro di produzione industriale del sale che conserva, fra l’altro, anche una piccola salina, denominata “Camillone”, a produzione artigianale. Esse costituiscono una delle aree naturalistiche inserite nel Parco del Delta del Po ed ospitano un Centro Visita.
Fra le testimonianze archeologiche di maggiore interesse si collocano i resti di un edificio di culto a pianta cruciforme con abside poligonale affiorati nel 1989 sempre nei pressi delle saline, all’altezza dello svincolo per Cervia (podere Mariona). Indicato dalle fonti come S. Martino prope litus maris, ne viene fatta risalire la fondazione al VI sec. d.C. e se ne può ipotizzare la quasi totale distruzione nel corso del terremoto che colpì Cervia nel 1484. La sua esplorazione ha portato al recupero di frammenti di mosaici a decorazione geometrica riferibili ad otto diversi pannelli collocati negli ambienti dell’edificio.
Interessante è anche il ritrovamento avvenuto nel 1956 della cosidetta “nave romana”, un’imbarcazione di piccole dimensioni di epoca bizantina, di cui sono rimasti frammenti di fasciame e ancore.
L’antichità della frequentazione umana del territorio cervese è testimoniata dall’insediamento dell’età del Bronzo di Valle Felici, ubicato a circa un km dall’attuale linea di costa. Sorto alla fine del Bronzo antico e sviluppatosi nel Bronzo medio iniziale (reperti conservati nel Museo Nazionale di Ravenna), l’abitato è stato interpretato come un villaggio stabile, dotato di strutture insediative permanenti, con funzioni di controllo delle vie marittime e costiere.