loc. Valle Lepri
Comacchio
struttura abitativa
villa rustica
ambito culturale romano
secc. I a.C./ III d.C.
Il sito si ubica nei pressi del Lavoriero di Valle Lepri (Cavallara), in una zona compresa fra il canale Migliarino-Portogaribaldi e il canale del Mezzano Bando-Valle Lepri. Diversi recuperi di materiale romano segnalati fra gli inizi e gli anni Sessanta del XX sec. sono stati attribuiti a una fornace e un insediamento romano. Il rinvenimento di tessere musive, di materiali in cotto e della fornace, rende plausibile l'ipotesi di una villa a carattere produttivo ascrivibile ad età imperiale (UGGERI 2006a).

Nel 1922, Francesco Proni aveva esplorato Valle Lepri (durante gli scavi nella necropoli di Spina), constatando la presenza di un'enorme quantità detriti romani in cotto, mattoni manubriati, embrici, coppi, mattonelle e frammenti di anfore, di dolii allo stato erratico lungo gli argini in direzione del Casone da pesca di valle Lepri (Paviero). Il materiale era visibile anche sotto le acque della valle.
Nel 1933 una palafitta a 2 chilometri a sud-est della Cantoniera Cavallara sull’argine occidentale del Canalazzo fu ispezionata dal Negrioli. Nel 1959 si raccolsero infine, sull’argine di Valle Lepri, alcuni materiali allo stato erratico, fra cui alcune tessere di mosaico bianche. A metà degli anni Sessanta si ebbe, infine, il sequesto di due anfore vinarie romane (I-II sec. d.C.).