Museo Civico di Modena
Largo Porta S.Agostino, 337
Modena (MO)
Zoboli Giacomo
1681/ 1767
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 61,5 (la) 75 (a)
sec. XVIII (1700 - 1710)
n. 63
L’identificazione dell’effigiato con Giacomo Zoboli è tradizionale. Il dipinto venne reso noto in occasione della mostra dedicata all’Arte degli Estensi (1986) da Gabriella Guandalini, che lo confrontava con l’Autoritratto a matita eseguito per Nicola Pio (Stoccolma, Nationalmuseum, inv. 3060/1893: ROLI 1981, fig. 79), dove l’artista appare intorno alla quarantina, e con l’Autoritratto ancora più tardo della Galleria Estense (inv. 8070: MEZZETTI, in L ‘arte del Settecento ... 1979, n. 358). Nel caso presente le fattezze giovanili del pittore sembrerebbero indicare una data di esecuzione nel corso del primo decennio del secolo. Anche il filtrato classicismo della stesura sembra denunciare una data precoce, in relazione ai modi di Giovan Gioseffo Dal Sole, del quale Zoboli aveva frequentato la bottega bolognese dopo essere stato allievo a Modena di Francesco Stringa. Il dipinto sarebbe dunque anteriore al trasferimento del pittore a Roma, avvenuto intorno al 1715 (ivi sarebbe divenuto membro dell’Accademia del Pantheon nel 1718 e dell’Accademia di San Luca nel 1625), ma già mostrerebbe le sue propensioni per un linguaggio aulico e aperto a sollecitazioni internazionali.