Cesare - Commentarii belli civilis
Cicerone - Epistulae
Cicerone - Orationes
Vitruvio - De architectura
Pomponio Mela - De chorographia
Silio Italico - Punica
Marziale - Epigrammata
Tacito - Annales (Ab excessu divi Augusti)
Tacito - Historiae
Plinio il vecchio - Naturalis historia
Svetonio - De vita Caesarum
Lattanzio - De mortibus persecutorum
Cassiodoro - Variae
Cassiodoro - Chronica
Cassiodoro - Orationum reliquiae
Cassiodoro - Expositio psalmorum
Agostino - Epistulae
Agostino - Sermones
Agostino - De nuptiis et concupiscentia
Aurelio Vittore - Historiae abbreviatae (Liber de Caesaribus)
Cipriano, Firmino e Vivenzio - Vita Sancti Caesarii episcopi Arelatensis
Giulio Onorio - Cosmographia
Columella - Res rustica
Vegezio - Epitoma rei militaris
Anonimo - Ravennatis Anonymi Cosmographia
Anonimo - Imperatoris Antonini Augusti itineraria provinciarum et maritimum
Anonimo - Tabula Peutingeriana
Anonimo - De terminatione provinciarum Italiae
Anonimo - De provinciis Italiae seu Catalogus provinciarum Italiae
Anonimo - Itinerarium Malmesburiense
Polemio Silvio - Laterculus
Anonimo - Notitia dignitatum Occidentis
Salviano - De gubernatione Dei
Ugo di San Vittore - Descriptio mappae mundi
Guido di Ravenna - Geographica
Pseudo-Etico - Cosmographia
Anonimo - Laterculus Imperatorum ad Iustinum I
Liber genealogus a.452
Anonimo - Consularia Constantinopolitana
Anonimo - Excerpta Sangallensia
Anonimo - Fasti Vindobonenses
Anonimo - Auctaria et additamenta Hauniensis
Anonimo - Paschale Campanum
Prospero Tirone o d'Aquitania - Epitoma chronicon
Anonimo - In narratione de impp. domus Valentinianae et Theodosianae
Anonimo - Chronica Gallica ad annum 452
Anonimo - Chronica Gallica ad annum 511
Idazio - Continuatio chronicorum Hieronymianorum
Mario di Avenches - Chronica
Anonimo - Additamenta ad chronica maiora
Anonimo Ruiense - Vita Gildae
Beda - Chronica
Anonimo - Excerpta Valesiana pars prior (Origo Constantini imperatoris)
Anonimo - Excerpta Valesiana pars posterior (Theodericiana)
Girolamo (Geronimo) - Chronicon
Venanzio Fortunato - Carmina
Venanzio Fortunato - Vita sancti Martini
Polibio - Historiae
Agnello - Liber pontificalis ecclesiae Ravennatis
Agnello - Liber pontificalis ecclesiae Ravennatis
Strabone - Geographia
Gregorio Magno - Registrum epistularum
Giordane - Getica
Giordane - Romana
Agazia - Historiae
Zosimo - Historia nova
Palladius Rutilius Taurus Aemilianus - Opua agricolturae
Aratore - Epistula ad Parthenium
Appiano - Bellum civile
- Iscrizione di Porta Aurea
- Dedica all'imperatore Settimio Severo
- Cippo di Costantino I
- Cippo di Costantino I
- Iscrizione della bonifica di re Teoderico
- Iscrizione dell'acquedotto dell'esarco Smaragdo
- Monumento a M. Cocceius Nepos
- Dedica a C. Marius Eventius
- Dedica a M. Apicius Tiro
- Stele con multa
- Dedica di statua imperiale
- Stele di Atilia Primitiva
- Stele di Elio Statiliano
- Monumento di Cocceio Erotiano
- Iscrizione funeraria di Mariana Policarpa
- Miliario di Pisignano
- Miliario di Valle Standiana
Diocleziano - Edictum de pretiis rerum venalium
- Dedica a Demetrio Sarapammone
- Monumento funerario di Flavia Salutare
- Monumento funerario di Aconia Salutare
- Latercoli di pretoriani
- Dedica di Lucerio Costituto e Giulio Primino
- Monumento funebre di Cesio Eutiche
- Momumento funebre di Senazio Tertullo
- Monumento funerario di Giulio Alessandro
- Monumento funebre di Oclazio Zosimo
- Iscrizione funeraria di Pettidia Afrodite
- Iscrizione funeraria di Licinio Giuliano
- Stele di Publio Longidieno
- Monumento a Cronio Eusebio
- Iscrizione funeraria di Flavia Vittoria
- Monumento di Volcacio Rufino
- Monumento di Rufria Massima
- Lastra che cita Inga
- Dedica a Vespasiano
- Iscrizione funeraria del vescovo Giovanni Angelopte
- Iscrizione funeraria dell'arcivescovo Petronace
- Lastra sepolcrale dell'arcivescovo Agnello
- Ambone dell'arcivescovo Agnello
- Epitaffio del vescovo Esuperanzio
- Base di statua per Carlo Magno
- Sarcofago dell'arcivescovo Sergio
- Sarcofago di Larnio Antioco
- Mosaici di San Giovanni Evangelista
- Ambone dalla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo
- Sarcofago di Seda
- Iscrizione dedicatoria della basilica di San Vitale
- Mosaici absidali di San Vitale
- Lastra sepolcrale del notaio Pietro
- Lastra sepolcrale della famiglia di Florenzio
- Monumento funebre delle figlie di Cornelio Erma
- Sarcofago di Vettio Sabino
- Iscrizione funeraria di Ipazio Galata
- Lastra del collegio dei fabbri
- Lastra di un collegio di Ravenna
- Lastra di Faustino
- Iscrizioni dedicatorie in Santa Maria Maggiore
- Ara di Tonnio Cinnamone
- Iscrizione funeraria di Senzio Felice
- Ara votiva a Giove Dolicheno
- Stele di Valerio Severo
- Monumento dedicato all'imperatore Teodosio
- Sarcofago di Sossio Successo
- Iscrizione funeraria di Giulio Alcimo
- Iscrizione dell'addetto alla prefettura
- Dedica di Aurelio Secondo
- Iscrizione funeraria di Furnio Alessandro
- Stele dei Marii
Nel 89 a. C. viene concesso a Ravenna lo "ius Latii" e Publio Cesio ottiene la cittadinanza romana.
Sbarco di Metello
Nel 82 a.C. il generale di Silla, Q. Cecilio Metello, è costretto a forzare lo sbarco nei pressi di Ravenna.
Proconsolato di Cesare
Nel 58 a.C. Cesare ottiene il proconsolato della Gallia Cisalpina e sarà spesso presente a Ravenna.
Incontro tra Cesare e Crasso
Nel 56 a.C. Crasso si reca a Ravenna per incontrarsi e prepararsi al convegno triumvirale con Cesare.
Incontro tra Cesare e Cicerone
Nel 53 a.C. Cesare incontra Cicerone a Ravenna.
Giorno prima del passaggio del Rubicone
Il 9 gennaio 49 a.C., prima del passaggio del Rubicone, Cesare svolge una normale giornata da proconsole a Ravenna.
Concessione della cittadinanza romana
Nel 49 a.C., tra le riforme istituzionali promosse da Cesare, vi è anche la concessione della piena cittadinanza romana a tutti i coloni della Gallia Cisalpina.
Base di Ottaviano per la guerra di Modena
Nel 44-43 a.C., durante la Guerra di Modena, Ottaviano si attesta a Ravenna, dove arruola soldati e da cui controlla l'alto Adriatico.
Ingresso nell'Italia
Nel 42 a.C. Ravenna cessa di esistere la Gallia Cisalpina e diventa parte integrante dell'Italia romana.
Base di seguaci di M. Antonio
Durante i mesi della guerra di Perugia (41-40 a.C.), il generale G. Asinio Pollione, fautore di M. Antonio, si attesta a Ravenna.
Base militare di Ottaviano
Ripreso il controllo di Ravenna, nel 39 a.C. Ottaviano ordina al suo luogotenente di prepararsi alla guerra contro Sesto Pompeo.
Attribuzione alla regio VIII - Aemilia
Suddivisa l'Italia in undici regioni (7 d.C.), Ravenna viene ricompresa nella Ottava, poi chiamata Aemilia.
Presenza di Augusto
Dal 14 a.C. al 9 d.C. Augusto si trova a Ravenna ad amministrare l'Impero.
Residenza del capo Batone
Nel 6 d.C. viene concesso al capo pannonico Batone di stabilirsi a Ravenna.
Presenza della famiglia di Arminio
Nel 15 d.C. si trova, come prigioniera, la moglie del capo germanico Arminio, dove darà alla luce suo figlio.
Residenza del re Maroboduo
Nel 19 d.C. si trasferisce a Ravenna il re dei Marcomanni Maroboduo.
Arresto di Vibio Sereno
Nel 24 d.C. viene arrestato a Ravenna il senatore Vibio Sereno, dove si era rifugiato a seguito di grave accuse contro suo padre.
Passaggio dell'imperatore Claudio
Dopo la conquista della Britannia, l'imperatore Claudio passa trionfalmente nei pressi di Ravenna e per l'occasione viene monumentalizzata una delle porte della città, poi chiamata Porta Aurea (43 d.C.).
Morte del prefetto Clodio Quirinale
Nel 56 d.C. il prefetto Clodio Quirinale, in attesa di giudizio, si suicida prima del verdetto.
Visita di Plutarco
Nel 80 d.C. Plutarco visita Ravenna.
Visite di Marziale
Nel 86 d.C. Marziale si reca probabilmente più volte a Ravenna.
Realizzazione acquedotto
L'acqua potabile arriva a Ravenna grazie all'acquedotto realizzato durante il regno di Traiano.
Costruzione di un ginnasio
Nel 59 d.C. l'imperatore Nerone fa costruire a Ravenna un ginnasio, attivo fino al III secolo.
Assegnazione alla Flaminia
Ravenna viene assegnata alla regione Flaminia (165 d.C.).
Insediamento di Quadi e Marcomanni
Nel territorio ravennate vengono trasferiti da Marco Aurelio popolazioni germaniche che sarà causa di ribellioni (seconda metà del II sec. d.C.).
Occupazione di Settimio Severo
Nel 193 d.C. Settimio Severo occupa Ravenna.
Incursione barbarica
A Ravenna, tra il 260 e il 265 d.C., è attestata almeno un'incursione barbarica.
Difesa della città
Nel 268 d.C. viene organizzata a Ravenna una difesa in caso di attacco da parte di Massimino il Trace.
Presenza dell'imperatore Diocleziano
Diocleziano passa un inverno a Ravenna (303-304 d.C.).
Deposizione di Flavio Severo
Nel 307 si ritira e muore a Ravenna Flavio Severo.
Partecipazione a concilio del vescovo Severo
Il vescovo di Ravenna partecipa al concilio di Serdica del 343.
Passaggio dell'imperatore Costanzo II
Costanzo II sosta a Ravenna (357 d.C.)
Edificazione della basilica Ursiana
Nel 390 viene intrapresa la costruzione della Basilica Ursiana.
Passaggio dell'imperatore Onorio
Nel 399 l'imperatore Onorio giunge a Ravenna.
Trasferimento sede imperiale
Nei primi anni del V sec. la sede imperiale d'Occidente viene spostata da Milano a Ravenna.
Assassinio di Stilicone
Nel 408 a Ravenna viene assassinato il generale Stilicone.
Presenza di papa Innocenzo I
Papa Innocenzo I si reca presso l'imperatore Onorio in ambasceria a Ravenna (410).
Giurisdizione della città
L'importanza del ruolo della flotta militare per la città di Ravenna si conferma anche nel V secolo.
Matrimonio di Costanzo III e Galla Placidia
Nel 417 Galla Placidia, regina dei Visigoti, sposa il generale Costanzo III.
Nascita di Giusta Grata Onoria
Nel 418 nasce la primogenita di Galla Placidia, Giusta Grata Onoria.
Nascita di Valentiniano III
Nel 419 nasce il secondogenito di Galla Placidia, Valentiniano III, futuro imperatore.
Elevazione al trono e morte di Costanzo III
Nello stesso anno (421) elevazione al trono e morte di Costanzo III.
Celebrazione dei tricennalia di Onorio
Nel 422 d.C. l'imperatore Onorio festeggia i 30 anni del suo potere.
Morte dell'imperatore Onorio
Nel 423 muore l'imperatore Onorio.
Usurpazione di Giovanni Primicerio
Dopo la morte di Onorio, instabilità per il controllo imperiale.
Conquista della città da parte di Aspar
Nel 425 il generale Aspar, inviato da Teodosio II, conquista Ravenna .
Insediamento di Valentiniano III
Galla Placidia e Valentiniano III prendono il potere imperiale (425).
Edificazione di San Giovanni Evangelista
Per volere di Galla Placidia, viene costruita la chiesa di San Giovanni Evangelista (425).
Terremoto che colpisce Ravenna
Il 25 agosto 429 d.C. un terromoto colpisce Ravenna.
Edificazione di Santa Croce e del c.d. mausoleo di Galla Placidia
Per volere di Galla Placidia, viene costruita la basilica di Santa Croce, di cui uno dei sacelli sarà noto come mausoleo di Galla Placidia (429).
Erezione di Ravenna a metropoli ecclesiastica
Nel 430 Ravenna diventa arcidiocesi.
Insediamento di Valentiniano III e Licinia Eudossia
Nel 438 s'insedia al potere la coppia imperiale Valentiniano III e Licinia Eudossia.
Nascita della principessa Eudocia
Nel 439 nasce la primogenita di Licinia Eudossia, Eudocia.
Nascita della principessa Placidia
Nel 441 nasce la secondogenita di Licinia Eudossia, Placidia.
Terremoto che colpisce Ravenna
La notte del 17 aprile 443 d.C. Ravenna viene scossa da un terremoto.
Visita del vescovo Germano d'Auxerre
Nel 448 il vescovo Germano d'Auxerre si reca a Ravenna.
Assassinio del generale Ezio
Nel 454 una congiura di palazzo determina la morte del generale Ezio.
Incendio di Ravenna
Nel 455 d.C. un incendio devasta Ravenna.
Acclamazione imperiale di Maggioriano
Maggioriano viene acclamato imperatore dalle sue truppe (457).
Decorazione del battistero Neoniano
Per volere del vescovo Neone viene riccamente decorato il battistero del duomo.
Edificazione della basilica Apostolorum
Il vescovo Neone promuove la costruzione della basilica Apostolorum.
Elevazione imperiale di Libio Severo
Nel 461, quando si trova a Ravenna, Libio Severo viene elevato all'impero.
Visita di Sidonio Apollinare
Nel 467 si attesta la presenza del poeta e politico Sidonio Apollinare a Ravenna.
Terremoto che colpisce Ravenna
Nel 467 d.C. un terremoto colpisce Ravenna.
Elevazione imperiale di Glicerio
Nel 473 viene eletto imperatore Glicerio, ufficiale delle guardie di palazzo di Gundobado.
Elevazione imperiale di Giulio Nepote
Nel 474 Giulio Nepote conquista Ravenna e viene eletto imperatore.
Elevazione imperiale di Romolo Augustolo
Nel 475 Romolo Augustolo viene elevato all'impero dal padre, il generale Oreste.
Conquista dell'Italia da parte di Odoacre
Nel 476 Odoacre sconfigge il generale Paolo nella pineta di Ravenna e depone dal potere Romolo Augustolo senza nominare un nuovo imperatore.
Disputa tra papa e vescovi di Ravenna
Il Papa disapprova la condotta del vescovo di Ravenna (482).
Incendio del ponte Apollinare
La notte del 17 aprile 488 un incendio devasta Ravenna distruggendo il principale ponte cittadino, chiamato Apollinare.
Assedio di Ravenna
Strenua resistenza di Re Odoacre all'assedio di Teoderico (490-493).
Battaglia del ponte Candidiano
Nel 491 re Odoacre, presso il ponte Candidiano, fallisce un tentativo di sortita dalla città assediata.
Terremoto che colpisce Ravenna
Nel 492 d.C. Ravenna è sconvolta da un terremoto.
Assalto anfibio a Ravenna
Fallimentare tentativo di re Teoderico di entrare a Ravenna via mare (492).
Conquista di Ravenna da parte di Teoderico
Nel 493 Teoderico conquista Ravenna e uccide re Odoacre, nonostante l'accordo siglato.
Edificazione della basilica dello Spirito Santo e del battistero ariano
Re Teoderico promuove la costruzione della cattedrale e del battistero per la comunità ariana della città.
Edificazione di Sant'Agata Maggiore
Il vescovo di Ravenna promuove la costruzione della basilica di Sant'Agata Maggiore (490)
Visita dei vescovi Epifanio e Lorenzo
Nel 495 si attesta la visita dei vescovi Epifanio di Pavia e Lorenzo di Milano presso Teoderico a Ravenna.
Convocazione di papa Simmaco e dell'antipapa Lorenzo
Nel 499 re Teoderico convoca a Ravenna Simmaco e Lorenzo, candidati all'elezione papale.
Realizzazione della cappella Arcivescovile o di Sant'Andrea
Durante l'episcopato di Pietro II (495-515) viene realizzata la cappella nota come Arcivescovile o di Sant'Andrea.
Restauro dell'acquedotto
Re Teoderico restaura l'acquedotto traianeo.
Edificazione di Sant'Apollinare Nuovo
Re Teoderico promuove la realizzazione della nuova chiesa annessa al palazzo regio, nota come Sant'Apollinare Nuovo.
Restauro della basilica di Ercole
Re Teoderico fa restaurare la basilica di Ercole.
Ordinanza sui costi dei sarcofagi
Controlli ordinati da re Teoderico sui prezzi dei sarcofagi (510).
Visita del vescovo Cesario d'Arles
Nel 513 il vescovo di Arles visita re Teoderico a Ravenna.
Trionfo di re Teoderico
Nel 519 Teodorico celebra a Ravenna il trionfo sui Galli.
Scontri tra cattolici e giudei
Disordini tra cattolici e giudei e incendio di una sinagoga voluta da Teoderico (519).
Processo di Boezio
Nel 523 il filoso e politico, nonché capo della burocrazia statale alla corte di Teoderico, Boezio viene accusato di tradimento, incarcerato e condannato.
Processo e morte di Simmaco
Nel 525 il senatore Simmaco viene processato e giustiziato a Ravenna per tradimento.
Allestimento di una flotta
Re Teoderico allestisce una imponente flotta di dromoni (525).
Erezione del mausoleo di Teoderico
Re Teoderico decide la realizzazione del suo imponente monumento sepolcrale.
Morte di papa Giovanni I
Papa Giovanni I viene incarcerato a Ravenna, dove morirà (526).
Morte di Teoderico e successione di Atalarico
Nel 526 muore re Teoderico. Gli succede il nipote Atalarico sotto la reggenza della madre, e figlia di Teoderico, Amalaunta.
Risanamento della chiesa ravennate
Papa Felice IV interviene nei confronti dei disordini della chiesa ravennata (530).
Costruzione di Santa Maria Maggiore
Il vescovo Ecclesio promuove la costruzione della basilica di Santa Maria Maggiore.
Morte di Atalarico e successione di Teodato
Nel534 re Atalarico muore e gli succede Teodato, sposato da Amalasunta.
Ordinanza per la difesa di Ravenna
A Ravenna vengono migliorati i sistemi di difesa (534).
Istruzioni per i notai di Ravenna
Il prefetto del pretorio Cassiodoro istruisce i notai di Ravenna sui loro doveri e le loro funzioni (535).
Ordinanza sul razionamento del cibo
Ordini di razionamenti da parte di re Teodato per l'imminente guerra contro l'impero d'Oriente (536).
Matrimonio di Vitige e Matasunta
Il generale Vitige, dopo aver eliminato Teodato, sposa a Ravenna Matasunta, ultima parente di Teoderico in vita, e guida la guerra (536).
Assedio di Ravenna
Nel 539 il generale bizantino Belisario costringe re Vitige a un duro assedio della città.
Conquista di Ravenna
Nel 540 il generale bizantino Belisario conquista Ravenna.
Presenza di Belisario
Nel 545 Belisario torna a Ravenna da Costantinopoli, a causa dei malcontenti della popolazione e per rilanciare la guerra, e vi rimane 3 anni.
Elevazione all'arcivescovato di Massimiano
Nel 546 Massimiano di Pola diviene il primo arcivescovo di Ravenna.
Consacrazione di San Vitale
Nel 547 viene consacrata da Massimiano la basilica di San Vitale.
Consacrazione di San Michele in Africisco
Costruzione e consacrazione della basilica di San Michele in Africisco, voluta dall'argentario Giuliano.
Presenza di Narsete
Tra il 552 e il 554, il generale Narsete, vincitore degli Ostrogoti e conquistatore dell'Italia, si attesta a Ravenna almeno in due occasioni.
Emanazione della Prammatica Sanzione
Nel 554 l'imperatore Giustiniano emana l'editto che sancisce Ravenna sede del Prefetto del Pretorio, sommo magistrato imperiale.
Riconsacrazione delle chiese ariane
Nel 560 vengono riconsacrati al culto cattolico i luoghi sacri di Ravenna.
Visita di Venanzio Fortunato
Attorno al 560 si attesta la presenza del poeta Venanzio Fortunato a Ravenna.
Rifugio di Rosamunda ed Elimchi
Dopo aver ucciso re Alboino, la regina Rosamunda col suo complice Elmichi fuggono a Ravenna, dove sono accolti dal prefetto del pretorio Longino (572).
Presenza di Baduario
Nel 576 il generale Baduario è a Ravenna per intraprendere una campagna contro i Longobardi.
Istituzione dell'esarcato
Poco prima del 584 viene istituito da Costantinopoli l'esarcato con sede a Ravenna.
Epidemia di peste
Un'epidemia di peste colpisce Ravenna (590)
Missioni diplomatiche dell'arcivescovo Giovanni II
Nel 592 l'arcivescovo Giovanni II compie diverse azioni per conto di papa Gregorio Magno.
Contrasto con Roma
L'arcivescovo Mariniano viene rimproverato da papa Gregorio Magno per diversi abusi (595).
Epidemia di peste
Nel 596 un'epidemia di peste colpisce Ravenna nel 596 e uccide tra gli altri l'esarco Romano.
Trattato di pace coi Longobardi
Nel 598 il curator di Ravenna Teodoro viene coinvolto da papa Gregorio Magno nelle delicate trattative di pace col re longobardo Agilulfo.
Penitenza di Massimo di Salona
Il vecovo di Salona Massimo si reca a Ravenna per fare atto di sottomissione e penitenza per aver usurpato il titolo vescovile (599).
Rivolta contro l'impero
Nel 616 le truppe e la popolazione di Ravenna si rivoltano contro l'esarco Giovanni Lemigio.
Usurpazione di Eleuterio
Nel 619 l'esarco Eleuterio a Ravenna si proclama imperatore.
Sepoltura dell'esarca Isacio
L'esarco Isacio, morto in battaglia (643), viene sepolto in un sarcofago con iscrizione in greco tuttora in San Vitale.
Autocefalia della chiesa ravennate
Nel 666 l'arcivescovo Mauro ottiene dall'impero l'autocefalia, ovvero l'autonomia eccelsiastica assoluta.
Rinuncia all'autocefalia
L'arcivescovo Teodoro rinuncia all'autocefalia non senza contrasti col clero locale (682).
Insurrezione dei soldati
Nel 691 le truppe imperiali si ribellano all'inviato imperiale per difendere papa Sergio I dalla deportazione.
Rivolta contro l'impero
Le Le truppe imperiali si ribellano alla nomina esarcale di Teofilatto (701).
Deportazione dell'arcivescovo Felice
L'arcivescovo Felice e il nobile Giovannicio sono arrestati e deportati a Costantinopoli (709).
Rivolta contro l'impero
Nel 701 Il nobile Giorgio guida la rivolta contro l'esercito bizantino.
Ritorno dell'arcivescovo Felice
Nel 712 l'arcivescovo Felice, liberato dall'imperatore Filippico, rientra trionfalmente a Ravenna.
Rivolta contro l'impero
Ravenna si solleva contro i decreti di aumento delle tasse e sull'iconoclastia contro l'esarco Paolo (725-727).
Occupazione longobarda di Ravenna
Nel 734 i duchi longobardi Ildeprando e Peredeo occupano Ravenna, ma ne sono scacciati dopo breve tempo dal duca di Venezia Orso.
Conquista longobarda di Ravenna
Nel 751 il re longobardo Astolfo conquista definitivamente Ravenna.
Donazione alla Chiesa
Il re dei franchi Pipino il breve concede al Papa Ravenna e la regione dell'Esarcato appena tolte ai longobardi (756).
Ripristino dell’arcivescovo Sergio
Nel 759 l'arcivescovo Sergio, dopo essersi accordato con papa Paolo I, riprende possesso della sua sede.
Lotta tra i candidati arcivescovi Leone e Michele
Alla morte di Sergio, dopo un'aspra lotta tra i candidati Leone e Michele, il primo diventa arcivescovo (770).
L’arcivescovo Leone per conto del papato cattura e giustizia Paolo Afiarta
L'arcivescovo Leone fa arrestare e giustiziare Paolo Afiarta, inviato papale passato dalla parte longobarda
Assedio longobardo
Nel 772 il re longobardo Desiderio pone l'assedio a Ravenna per quasi due anni.
Papa Adriano riesce a stabilire il proprio controllo su Ravenna
L'arcivescovo Giovanni VI interrompe gli abusi sui confronti dei diritti pontifici e si sottomette alla sede papale (783).
Visita di Carlo Magno
Nel 787, durante uno dei suoi viaggi a Roma, re Carlo Magno sosta a Ravenna.
Visita di Ludovico il Pio
Durante uno dei suoi viaggi a Roma, il principe Ludovico il Pio trascorre il Natale a Ravenna (792).
Seconda visita di Carlo Magno
Nel 800 re Carlo Magno visita nuovamente Ravenna, prima della sua incoronazione a Roma.
Terza visita di Carlo Magno
Durante uno dei suoi viaggi a Roma, re Carlo Magno sosta a Ravenna e ne preleva diversi materiali preziosi (801).
Accordo tra papa Stefano IV e l’arcivescovo Martino
Nel 816 n San Vitale l'arcivescovo Petronace si riconcilia con papa Stefano IV dopo alcuni anni di contrasti.
Conferma di privilegi
Papa Paquale I conferma i privilegi ottenuti nel tempo dalla chiesa di Ravenna e dal monastero di Sant'Apollinare (819).
Contrasto con la Chiesa di Roma dell’arcivescovo Giorgio
L'arcivescovo Giorgio attua una politica autonomistica legandosi al principe Lotario, ma viene coinvolto nella sua rovina (841).
Sinodo contro Anastasio bibliotecario
Nel 853 papa Leone IV tiene un sinodo in San Vitale a Ravenna per condannare Anastasio bibliotecario.
Contrasto con la Chiesa di Roma dell’arcivescovo Giovanni VII
Papa Niccolò I si reca a Ravenna per risolvere un decennio di abusi da parte dell'arcivescovo Giovanni VII (861).
Contrasto con la Chiesa di Roma dell’arcivescovo Giovanni VII
Papa Giovanni VIII riprende l'arcivescovo Giovanni VII per abuso di potere (872).
Partecipazione a concilio
L'arcivescovo Giovanni VII di Ravenna partecipa al concilio romano dell'861 d.C.
Sinodo sulla questione veneta
Nel 874 Ravenna ospita un sinodo relativo al ducato di Venezia per volontà di papa Giovanni VIII.
Sinodo sulla questione formosiana
Nel 877 papa Giovanni VIII sceglie Ravenna come sede per un sinodo contro il ribelle cardinale Formoso.
Concilio - Dieta di Ravenna
Papa Giovanni VIII incontra a Ravenna l'imperatore Carlo il Grosso per affermare la supremazia sull'arcivescovo Romano (882).
Incoronazione imperiale di Lamberto di Spoleto da parte di papa Formoso
Ravenna viene scelta per l'incoronazione di Lamberto di Spoleto come campo neutro tra Guido II di Spoleto e papa Formoso (892).
Concilio - Dieta di Ravenna
Nel 898 a Ravenna papa Giovanni IX riconosce Lamberto di Spoleto come imperatore in cambio di importanti privilegi.
Contrasto dell’arcivescovo Giovanni IX col clero locale
Nel 906 il partito formosiano tenta di rovesciare l'arcivescovo Giovanni IX nel timore di provvedimenti contro di loro
Elezione a pontefice dell’arcivescovo Giovanni IX
Giovanni IX è il primo arcivescovo di Ravenna a diventare papa (914).
Disputa tra Ferrara e Ravenna
L'arcivescovo di Ravenna Pietro ottiene la massa di Copparo rispetto alle pretese del vescovo di Ferrara Martino
Visita dell’imperatore Ottone I
L'imperatore Ottone I si ferma in visita a Ravenna (963).
Rivolta del diacono Rainerio contro l’arcivescovo Pietro IV
Nel 965 il diacono Rainerio rapisce l'arcivescovo Pietro IV.
Intervento dell’imperatore Ottone I a favore dell’arcivescovo Pietro IV
L'imperatore Ottone I interviene a favore dell'arcivescovo Pietro IV mettendo in fuga il diacono Rainerio (966)
Partecipazione a concilio
L'arcivescovo Pietro IV di Ravenna partecipa al sinodo ravennate del 954 d.C.
Partecipazione a concilio
L'arcivescovo Pietro IV di Ravenna partecipa al concilio-dieta ravennate del 967 d.C.
Asinio Pollione
Cicerone
Crasso
Giulio Cesare
Ottaviano Augusto
Publio Cesio
Claudio
Lucilio Basso
Marziale
Plutarco
Pupieno Massimo
S. Apollinare
S. Severo
Stilicone
Costanzo III
Onorio
Galla Placidia
S. Pietro Crisologo
Giovanni primicerio
S. Orso
S. Innocenzo I
Merobaude
Neone
Valentiniano III
Maggioriano
Libio Severo
Licinia Eudossia
Glicerio
S. Sidonio Apollinare
Odoacre
Eudocia
Placidia
Memmio Simmaco
Teoderico
Romolo Augustolo
S. Severino Boezio
Cassiodoro
Agnello
S. Massimiano
Pietro II
Ursicino
Giuliano argentario
Vitige
Ecclesio
S. Giovanni I papa
Belisario
Amalasunta
Atalarico
Matasunta
Venanzio Fortunato
S. Gregorio Magno
Callinico
Romano
Baduario
Giovanni II arcivescovo
Drocton
Mariniano
Teodoro Calliopa
Isacio
Eleuterio
Mauro
Giovannicio
Reparato
Giovanni Rizocopo
Felice
Eutichio
Paolo esarco
Giorgio
Giovanni V arcivescovo
Astolfo
Martino
Carlo Magno
Leone
Sergio
Andrea Agnello
Stefano IV
S. Leone IV
S. Niccolò I
Carlo III il Grosso
Lamberto II di Spoleto
Giovanni IX
Giovanni VIII papa
Giovanni VII
Romano di Calcinaria
Ottone I
Giovanni da Tossignano
Pietro IV
Smaragdo
Giustiniano
Teodora
Flavio Severo
Settimio Severo
Diocleziano
Costanzo II
Marobuodo
Ricimero
Narsete
Ss. Vitale, Valeria, Gervasio e Protasio
La linea e la rete. Formazione storica del sistema stradale in Emilia-Romagna
Milano
Touring Club Italiano
2006
p. 369
Firenze
2006
Milano
Skira
2006
Regio VIII. Luoghi, uomini, percorsi dell'età romana in Emilia-Romagna
San Giovanni in Persiceto
Aspasia
2006
pp. 124-197
Roma
Viella
2005
Roma
Viella
2005
Bologna
Ante Quem
2004
Venezia
Istituto Veneto di Scienze
2003
Ravenna
RavennAntica
2003
Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna
Ravenna
Longo
2003
pp. 9-108
Archeologia urbana a Ravenna. La Domus dei tappeti di pietra, il complesso archeologico di via D'Azeglio
Ravenna
Longo
2001
Ravenna
Longo
2002
Ravenna romana
Ravenna
Adriapress Ed.
2001
Ravenna romana
Ravenna
Adriapress Ed.
2001
Ravenna
Società di studi ravennati
2000
In agro decimano. Per un catalogo del patrimonio storico archeologico del territorio a sud di Ravenna
Ravenna
Montanari
2000
Roma
L'Erma di Bretschneider
2000
Aemilia. La cultura romana in Emilia Romagna dal III secolo a.C. all'età costantiniana
Venezia
Marsilio
2000
Ravenna
Ed. del girasole
1997
Pavia
1999
Ravenna
Montanari
1998
Ravenna
Montanari
1997
I mosaici di via D'Azeglio in Ravenna
Ravenna
Longo
1995
Teoderico e i goti tra Oriente e Occidente
Ravenna
Longo
1995
1994
1994
Milano
1992
Ravenna
Edizioni Sirri
1992
Storia di Ravenna. Dall'eta bizantina all'eta ottoniana. Territorio, economia, società
Venezia
Marsilio
1991
Storia di Ravenna. L'evo antico
Venezia
Marsilio
1990
Ravenna
Longo
1990
Storia illustrata di Ravenna. 1. Dall'antichità al Medioevo
Milano
Nuova editoriale AIEP
1989
1989
Ravenna
Cassa di Risparmio di Ravenna
1988
Ravenna
ES edizioni Sirri
1987
Il Mausoleo di Teodorico
Imola
Santerno Edizioni
1987
Ravenna
Libreria antiquaria Tonini
1984
Udine
Arti Grafiche Friulane
1978
Ravenna
Longo
1977
Milano
Silvana Editoriale
1977
Ravenna
Longo
1975
Wiesbaden
Steiner F.
1976
Ravenna
Ed. del girasole
1971
1971
Faenza
F.lli Lega
1971
Ravenna
Longo
1970
Bologna
Patron
1970
Wiesbaden
Steiner F.
1969
Bologna
Patron
1969
Ravenna
Longo
1968
Bologna
Patron
1968
Ravenna
Longo
1968
Ravenna
Longo
1967
Faenza
F.lli Lega
1961
1961
New York graphic society
1956
Città del Vaticano
1950
Ravenna
1923
area urbana
secc. III a.C./ X d.C.
L’antichità di Ravenna, come insediamento sorto ben prima dell’età romana, è testimoniata dalle fonti stesse che, oltre a richiamarsi ad origini mitiche, fanno riferimento ad un’occupazione territoriale da parte di popolazioni umbre, quelle stesse che al tempo degli etruschi occupavano gran parte della Romagna.
La romanizzazione della città, non legata ad un preciso processo di colonizzazione, ma certamente spiegabile proprio in funzione dell’efficienza del porto e della presenza, alle spalle dell’abitato, di ampi bacini lagunari adatti anche a grandi natanti, si colloca alla fine del III sec. a.C., quando viene iniziata la costruzione di un circuito murario difensivo che racchiude la cosiddetta Ravenna “quadrata”, dal perimetro quadrangolare, caratterizzata da un ordito viario e fognario ortogonale.
La scelta compiuta da Augusto di stabilire a Ravenna la sede della flotta imperiale a controllo dell’intero Mediterraneo orientale, decretando così il decollo della città, è strettamente connessa alle peculiarità del sito e alla vastità del porto lagunare che poteva offriva riparo a oltre 250 trireme armate. Queste caratteristiche erano state precedentemente sfruttate in più occasioni, la più celebre delle quali è costituita dai preparativi ravennati di Cesare prima del passaggio del Rubicone.
Dopo un periodo di decadenza subito nel corso del IV sec. in seguito al ritiro della flotta e al progressivo interramento del porto, agli inizi del V sec. lo spostamento della capitale da Milano a Ravenna voluto da Onorio, che la considerava meglio difendibile in quanto circondata da paludi ed accessibile solo dal mare, segna l’inizio di un nuovo rinascimento per la città, ancor più propiziato dalla venticinquennale reggenza di Galla Placidia.
Un secondo periodo di straordinario splendore è raggiunto da Ravenna quando sul finire del VI sec. Teodorico si impadronisce della città dopo aver sconfitto Odoacre.
Nella seconda metà del VI sec. con la salita al potere di Giustiniano e l’unificazione degli Imperi d’oriente e occidente seguita alla guerra greco-gotica, Ravenna conosce un ultimo periodo di magnificenza urbanistica dopo essere pienamente entrata nell’orbita bizantina.
Gli otto monumenti dichiarati dall'Unesco "Patrimonio dell'Umanità" costiuiscono la tangibile testimonianza del glorioso e straordinario passato della città .
La dislocazione su una serie di dossi sabbiosi, più all’interno dell’attuale linea di costa, l’affaccio diretto su un’ampia zona lagunare interna ove il mare entrava in comunicazione con il complesso idrografico Po-Reno impostato sul Padenna e sugli affluenti Flumisello e Lamisa, hanno certamente favorito una precoce frequentazione dell’area (fra VI e IV sec. a.C.) in cui sono state riconosciute primarie componenti umbre ed etrusche, ma anche interessi venetici e, soprattutto, greci. Anche se non strutturata in modo regolare, a causa della sua situazione geo-topografica e della dominanza dell’elemento acqueo, la Ravenna protourbana del IV sec. a.C. fu quindi un vero e proprio caposaldo portuale del sistema commerciale endolagunare poggiante anche sui centri di Adria e Spina.
Interramenti, apporti fluviali, subsidenza, necessità costruttive di una città dalla storia millenaria più volte scelta come capitale, rendono complessa la lettura del tessuto urbano ravennate, specie per la fase tardo-repubblicana e proto-imperiale, ancora poco nota. Maggiori conoscenze si hanno sulla monumentalizzazione della città, in conseguenza dello stanziamento della flotta militare, attuata da Augusto stesso e dall’imperatore Claudio.
Fra gli interventi più importanti si annoverano la realizzazione del porto e il suo collegamento al mare attraverso un canale artificiale - lungo il quale si formerà Classe, uno dei due sobborghi ravennati insieme al meno importante Cesarea - la creazione della Fossa Augusta (via d’acqua artificiale che metteva in collegamento Ravenna con la laguna veneta), la costruzione della Port’Aurea (arco onorario, poi inserito nella cinta muraria) come nuovo accesso urbano attraverso il porto, la deviazione entro città della via Popilia, originariamente tutta extraurbana .
Dei molti edifici pubblici citati dalle fonti letterarie ed epigrafiche (un tempio a Nettuno, una Basilica Herculis, un circo, una scuola gladiatoria, alcuni edifici termali, un Caesareum e un anfiteatro a Classe) forse solo una struttura templare da identificarsi con il Capitolium è stata individuata sotto la chiesa di S. Domenico. Di piena età imperiale, su iniziativa di Traiano, è anche la costruzione dell’acquedotto, del quale alcuni piloni sono tuttora visibili nel letto del Montone a sud della città.
Meglio conosciuta è l’edilizia privata attraverso l’esplorazione dei resti di varie abitazioni, spesso dotate di ambienti mosaicati: domus adrianea di via D’Azeglio, domus sotto Santa Croce, domus fra S. Vitale e Mausoleo di Galla Placidia, domus della Banca Popolare, domus della Cassa di Risparmio.
L'elezione della città a capitale dell'impero romanod'occidente imprime una importante svolta urbanistica e apre le porte ad una nuova stagione di edificazioni pubbliche. Sorgono i palazzi imperiali e i primi edifici di culto cristiani, fra i quali la basilica Ursiana, il battistero Neoniano, il palazzo vescovile, alcune chiese importanti, il celebre Mausoleo di Galla Placidia. La Fossa Augusta viene tombata e sopra di essa si costruisce la strada principale della città (Plateia Maior). Il quartiere imperiale occupa nuovi spazi al di là della Fossa, un tempo destinati ad aree cimiteriali.
Durante il suo regno, Teodorico attua a propria volta una serie di interventi di risistemazione e di ripristino che hanno per oggetto l’acquedotto traianeo, la rete stradale e il porto, ricavato dall’antico canale portuale romano. Si dà inizio alla costruzione del palazzo reale, a cui è unita come cappella l’attuale chiesa di S. Apollinare Nuovo. A nord della città prende forma un nuovo quartiere ove vengono eretti diversi edifici dedicati al culto ariano professato da Teodorico come la Cattedrale e il Battistero. Il re goto si fa edificare anche un Mausoleo fuori della cinta muraria nell’ambito della necropoli utilizzata dalla sua gente.
L'ultima fase di fervore urbanistico, che lascia tracce indelebili nel tessuto della città e consegna in eredità ai secoli futuri gli imperituri monumenti ravennati, coincide con il regno di Giustiniano. La presenza di personaggi influenti della corte imperiale come Giuliano Argentario e l’impegno della chiesa ravennate sono infatti gli elementi propulsori di una nuova fase edilizia che vede importantissime realizzazioni come la chiesa di S. Vitale e la basilica di S. Apollinare in Classe e la ristrutturazione dei palazzi imperiali.