Museo del Risorgimento "A. Saffi"
Corso Garibaldi, 96
Forlì (FC)
Fot. Amedeo dal Monte, Forlì
stampa

carta,
cartoncino
mm 500 (la) 390 (a)
sec. XX (1911 - 1911)
n. 17/IV
Fotoritratto di Giorgina Saffi realizzato in occasine della morte della vedova Saffi nel 1911.

Giorgina Janet Craufurd nacque da genitori di origini scozzesi a Firenze l'11 ottobre 1827. Il padre di Giorgina, Sir John Craufurd, era stato per molti anni governatore delle Isole Ionie ai tempi di Lord Nugent, la madre, Sophia Churchill, della famiglia dello statista inglese, fu attivissima nella causa degli esuli italiani e grande amica di Mazzini che Giorgina conobbe al tempo del suo esilio a Londra (1848-1851). In seguito all'incontro con la esule Giuditta Sidoli, Giorgina tredicenne sposò la causa mazziniana. Si unì in matrimonio con Aurelio Saffi a Londra nel 1857, ed ebbe quattro figli, tutti maschi. Giorgina condivise con Aurelio ideali e rischi, sfidando le polizie più pericolose, sollevando il morale a Mazzini nel forte di Gaeta, difendendo i garibaldini perseguitati dell'Aspromonte e di Mentana. Aveva a cuore la situazione delle donne artigiane e operaie italiane. I suoi scritti apparvero sulla rivista "La Donna", diretta da Gualberta Aldelaide Beccari. Nel 1889 intervenne pubblicamente a Parigi all'incontro femminista internazionale. Collaborò al periodico femminile mazziniano "Sede Nuova" sempre in difesa delle donne e dei loro diritti. Filippo Turati si rivolse a lei per un appello degli esuli russi ai democratici e lei gli rispose il 17 febbraio1894 esprimendo "profonda sebbene tacita simpatia" per Anna Kuliscioff. Dal 1862 si impegnò nella società artigiana femminile di Forlì. Tradusse dall'inglese un opuscolo di Josephine Bluter contro la prostituzione e per la donna. Numerose furono anche le traduzioni artistico-letterarie e la revisione degli scritti del marito, in particolare i 14 volumi di Ricordi e Scritti di Aurelio Saffilò. Giorgina morì a San Varano il 30 luglio 1911, vedova di Aurelio Saffi dall'11 Aprile 1890.