Museo Civico di Modena
Largo Porta S.Agostino, 337
Modena (MO)
ambito modenese
dipinto

scagliola/ pittura a olio
cm 33 (la) 45,5 (a)
sec. XV (1475 - 1499)
n. 18
Pur nell’assenza di notizie circa la sua provenienza, i caratteri modenesi di questo dipinto emergono non solo a livello iconografico, visto che vi compare il santo patrono di Modena, ma anche dalla sua formulazione stilistica, memore ancora della tradizione di Francesco Bianchi Ferrari e, più indietro, di Cristoforo da Lendinara. A G. Guandalini (1985) si deve l’ipotesi attributiva in favore di Adamo, uno dei due figli di Francesco Setti impegnati nel 1523 nella decorazione della chiesa di San Lazzaro, alle porte di Modena. Nell’assoluta impossibilità di distinguere le mani all’interno di quest’ultima impresa, è evidente che le affinità, peraltro assai labili, battono semmai in direzione del versante più arcaico della cultura che vi si esprime, per altri versi aggiornata sulle esperienze più moderne attingibili nella Modena di quegli anni (in relazione agli affreschi di San Lazzaro è forse possibile risolvere l’identità del cosiddetto ‘Maestro di Celano Pelumi’: BENATI 1990, pp. 133-138). La semplificata geometrizzazione dell’immagine e l’insistita resa grafica del dipinto qui esaminato rimandano a un artista ancora coinvolto in problematiche di cultura tardo-quattrocentesca.