Il chiostro del convento
Bagnacavallo

Ex Convento di San Francesco

Orari e Tariffe
Sala Oriani e chiostro aperti durante manifestazioni oppure su richiesta.

Durante le mostre apertura da lunedi a venerdi 15-18.30, sabato e domenica anche 10-12. L'ingresso alle mostre è solitamente gratuito, ma si consiglia sempre di verificare
Servizi
Tipologia Collezioni
Via Cadorna, 8
Bagnacavallo (RA)
Tel: 0545 280898 Ufficio Informazioni Turistiche
Arte
Arte contemporanea attuale (1950 ad oggi)
Il convento di San Francesco, risalente alla metà del XIII secolo, è l'edificio conventuale di più antica fondazione della città. Il complesso comprende la chiesa e il grande convento che ospita la Sala Oriani o "Refettorio nuovo", il chiostro e l'Ostello della Gioventù.
La Sala Oriani, adibita ad ambiente espositivo, ha ospitato nel corso degli anni mostre e performances, tra cui: la collettiva fotografica "La memoria del segno" (2008); la personale di Samorì "Being" (2009); la monografica su Artias "L'indomito" (2010), seconda sezione di una rassegna iniziata ai Magazzini del Sale di Cervia, la mostra-mercato "Carte in Fiera" (2010), l'installazione performativa di Ortographe "Fiat ars. Pereat mundus" (2011), "Primari esplosi" (2011), seconda parte della rassegna "Terra che rivive" dedicata a Carlo Zauli e inaugurata a Cervia e la personale di Francesco Bombardi "Silenti presenze" (2011).

Il convento nel corso dei secoli subì ristrutturazioni ed ampliamenti, i più importanti dei quali avvenuti nel Quattrocento, nel Seicento e alla fine del Settecento quando, con l'intervento dell'architetto faentino Gioacchino Tomba, assunse l'aspetto attuale. Dopo la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, il complesso divenne in gran parte di proprietà pubblica e nel Novecento anche i pochi frati minori che ancora ne occupavano una piccola porzione si trasferirono in altre sedi, lasciando libero l'intero complesso.
Dopo un intervento di restauro gli spazi sono stati adibiti ad ostello e a sale pubbliche, come la Sala Oriani, che nel corso degli anni ha ospitato mostre e performances, tra cui: la collettiva fotografica "La memoria del segno" (2008); la personale di Samorì "Being" (2009); la monografica su Artias "L'indomito" (2010), seconda sezione di una rassegna iniziata ai Magazzini del Sale di Cervia, la mostra-mercato "Carte in Fiera" (2010), l'installazione performativa di Ortographe "Fiat ars. Pereat mundus" (2011), "Primari esplosi" (2011), seconda parte della rassegna "Terra che rivive" dedicata a Carlo Zauli e inaugurata a Cervia e la personale di Francesco Bombardi "Silenti presenze" (2011).


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