Artisti, artigiani, architetti, produttori

Parma (PR) , 18/02/1837 - Parma (PR) , 02/02/1884
pittore/ fotografo

ISOLA Claudio Giacomo (1837-1884) (att. 1860-1884). Parma. Pescheria Vecchia 5-7 (ante 1863), Edificio del Teatro (1866), strada al Duomo 13 (21 ottobre 1863-1884), b.go S. Biagio 6 (1871-1873, 1878-1880). Giacomo Isola nasce da Michele e Anna Cortesi il 18 febbraio 1837 nella casa di Borgo dei Cappuccini 27 alle 11 di sera, gli vengono imposti i nomi di Claudio, Anacleto, Mansueto, Corrado, Giacomo. Deceduto il 2 febbraio 1884 a 47 anni nella casa di Borgo Angelo Mazza 17, atto n. 93 è Aristo Isola che va a fare la denuncia.
Molti dei fotografi che operano in campo postunitario hanno una formazione artistica con frequentazione dell’Accademia Parmense di Belle Arti emblematica in tal senso è la figura di Giacomo Isola. Proviene da una famiglia di patrioti coinvolti nei moti del 22 luglio 1854: Antonio, Carlo, Clementina, Esterina e Giuseppe (padre del garibaldino Aristo); Carlo in particolare sarà condannato a morte mediante fucilazione, pena che gli venne commutata nei lavori forzati a vita dalla Reggente Luisa Maria di Berry e liberato dalle segrete di Mantova nel 1857; anche Giacomo, nonostante la giovane età partecipò a tali moti. Nel foglio di famiglia del 1865 risulta convivere con il fratello Antonio nel Cavalcavia del Teatro Regio, finchè nel 1867 si sposterà con la moglie Canali Virginia in piazza Duomo 13.
Nel 1862 Garibaldi è a Parma per l’inaugurazione del Tiro a Segno e l’Isola lo fotografa in studio, il 1° aprile, con un fondale che rappresenta il Palazzo Ducale di Venezia. Oltre a queste prime testimonianze fotografiche, una delle prime opere dell’Isola è costituita da una carte-de- visite conservata nel Museo di Villa Braghieri a Castel S. Giovanni in cui le indicazioni riportate dal marchio dello studio lo indicano come Pittore e fotografo all’indirizzo di Pescheria Vecchia 7. Nello stesso anno compare il primo Avviso commerciale: «Nello studio fotografico di Giacomo Isola, posto in Parma, pescheria Vecchia n. 5, trovansi vendibili i ritratti in fotografia degli onorevoli Crispi, Cairoli e Cadolini presi dal vero. Isola ottenne il nulla-osta per il passaporto, assieme a Bartolomeo Baroni, il 24 maggio 1864, onde dirigersi a Genova. È l’inizio di un viaggio che li porterà a Caprera ove l’Isola scatterà quella serie di fotografie a Garibaldi, sinopie ottiche di tutta una tradizione iconografica. La fortuna delle fotografie fu duratura se ancora molti ricordano, nei sussidiari delle elementari, Garibaldi assiso sullo scoglio. Giacomo Mantegazza, pittore ligure (1853-1920) ne ricavò un quadro, oggi al Museo del Risorgimento di Milano. Nel 1878 Isola edita la fotografia di Umberto I, Re d’Italia. Nello stesso anno aveva realizzato le fotografie del catafalco dei funerali di Vittorio Emanuele nel Duomo di Parma.

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