FONTE
FONTE
AutoreSeneca
Titolo operaHercules Oetaeus
Annometà I sec. d.C.
Periodoetà giulio-claudia
EpocaAlto Imperiale
Noteed.: G. Giardina (ed.), Tragedie, Torino 1987 (trad. dell'editore).
PASSO
Localizzazionevv. 173-195
Testo originaleIole. At ego, infelix, non tempia suis / conlapsa deis sparsosve focos, / natis mixtos arsisse patres / hominique deos, tempia sepulchris, / nullum querimur commune malum: / alio nostras Fortuna vocat / lacrimas, alias fiere ruinas / mea fata iubent - quae prima querar? / Quae summa gemam? Pariter cuncta / deflere iuvat, nec plura dedit / pectora Tellus, ut digna sonent / verbera fatis. / Me vel Sipylum flebile saxum / fingite, superi, vel in Eridani / ponite ripis, ubi maesta sonat / Phaetontiadum silva sororum: / me vel Siculis addite saxis, / ubi fata gemam Thessala Siren, / vel in Edonas tollite silvas, / qualis natum Daulias ales / solet Ismaria fiere sub umbra: / formam lacrimis aptate meis / resonetque malis aspera Trachin.
TraduzioneIole. Ma io, infelice, non piango i templi crollati sopra i loro dei oppure i focolari dispersi, non i padri bruciati vivi uniti ai loro figli, non gli dei uniti agli uomini né i templi uniti [nell'incendio] ai sepolcri io piango, nessun male [che sia a tutte quante] comune: altrove chiama la Fortuna nostra le lacrime nostre, di piangere altri crolli comanda il destino mio. Cosa piangerò come prima, su cosa gemerò come ultima? È con tutte le lacrime che conviene piangere in modo uguale su tutto, anche se la terra non ci ha dato più di un petto a che vi risuonassero colpi degni del nostro destino. A me date la stessa forma della roccia piangente sul Sipilo [Niobe], o Superi, oppure ponetemi sulle rive del fiume Eridano dove risuonano meste le piante [in cui si sono trasformate] le sorelle di Fetonte; oppure aggiungete me agli scogli di Sicilia, dove piangerò il mio destino come Sirena di Tessaglia oppure portatemi dentro le foreste edonie, a che io sia come l'uccello della Daulia [l'usignolo], che è solito piangere il figlio suo [Iti] sotto le ombre dell'Ismaro. Adattate il mio aspetto esteriore alle mie lacrime, risuoni dei miei mali l'aspra Trachis.
COMPILAZIONE
COMPILAZIONE
Data2011
NomeAssorati G.
AGGIORNAMENTO – REVISIONE
Data2021
NomeParisini S.

ultima modifica: 20/01/2021
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