FONTE
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AutoreVegezio
Titolo operaEpitoma rei militaris
Anno390 ca. d.C.?
Periodoetà dei teodosidi
EpocaTarda Antichità
Noteed.: L. Canali, M. Pellegrini (a cura di), L'arte della guerra, Milano 2001 (trad. dei curatori).
PASSO
LocalizzazioneIV, 31
Testo originalePraecepta belli navalis.
Praecepto maiestatis tuae, imperator invicte, terrestris proelii rationibus absolutis navalis belli residua, ut opinor, est portio; de' cuius artibus ideo pauciora dicenda sunt, quia iam dudum pacato mari cum barbaris nationibus agitur terrestre certamen. Romanus autem populus pro decore et utilitate magnitudinis suae non propter necessitatem tumultus alicuius classem parabat ex tempore, sed, ne quando necessitatem sustineret, semper habuit praeparatam. Nemo enim bello lacessere aut facere audet iniuriam ei regno vel populo, quem expeditum et promptum ad resistendum vindicandumque cognoscit. Apud Misenum igitur et Ravennam singulae legiones cum classibus stabant, ne longius a tutela urbis abscederent et, cum ratio postulasset, sine mora, sine circuitu ad omnes mundi partes navigio pervenirent. Nam Misenatium classis Galliam Hispanias Mauritaniam Africam Aegyptum Sardiniam atque Siciliam habebat in proximo. Classis autem Ravennatium Epirum Macedoniam Achaiam Propontidem Pontum Orientem Cretam Cyprum petere directa navigatione consueverat, quia in rebus bellicis celeritas amplius solet prodesse quam virtus.

TraduzionePrecetti di guerra navale.
Per ordine della Tua Maestà, o invitto imperatore, avendo portato a termine l'opera riguardante le guerre terrestri, rimane da trattare, come a me sembra, la parte che riguarda la guerra navale, sulla cui dottrina non c'è bisogno di dire molto, in quanto, essendo ormai il mare pacificato, si combattono soltanto battaglie di terra contro le nazioni barbare. Il popolo romano, fin dall'antichità, preparava la flotta in rapporto alla sua dignità e all'utilità della sua grandezza e, non costretto da un imminente pericolo, la teneva sempre pronta per non doverne essere privo nel momento del pericolo. Nessuno infatti osa dichiarare guerra o provocare un regno o un popolo che sa essere pronto e organizzato a resistere e a vendicarsi di qualsiasi aggressione. Pertanto una legione era stanziata con la flotta presso Miseno e una presso Ravenna, in modo che entrambe non fossero troppo lontane e potessero accorrere in difesa di Roma e, quando lo richiedesse una qualche ragione, senza indugio e senza inutili tragitti le navi potessero arrivare in ogni parte del mondo. Infatti la flotta stanziata a Miseno poteva facilmente arrivare nelle Gallie, nella Spagna, nella Mauritania, in Africa, in Egitto, in Sardegna e in Sicilia. La flotta di Ravenna, invece, era solita raggiungere con navigazione diretta l'Epiro, la Macedonia, l'Acaia, la Propontide, il Ponto, l'Oriente, Creta e Cipro. Nelle azioni di guerra, infatti, di solito giova la tempestività d'intervento più che il valore.

PASSO
LocalizzazioneIV, 32
Testo originaleNomina iudicum qui praeerant classi.
Liburnis autem, quae in Campania stabant, praefectus classis Misenatium praeerat, eas vero, quae Ionio mari locatae fuerant, praefectus classis Ravennatium retinebat; sub quibus erant deni tribuni per cohortes singulas constituti. Singulae autem liburnae singulos navarchos, id est quasi navicularios, habebant, qui exceptis ceteris nautarum officiis gubernatoribus atque remigibus et militibus exercendis cottidianam curam et iugem exhibebant industriam.

TraduzioneNorme relative ai comandanti di una flotta.
Le liburne di stanza presso la Campania erano agli ordini del comandante della flotta di Miseno, quelle che navigavano nel mare Ionio, invece, erano guidate dal comandante della flotta ravennate; in sottordine ad entrambi i comandanti erano dieci tribuni delegati da ogni singola coorte. Ogni liburna aveva il proprio capitano, vale a dire il nocchiero, che oltre alle incombenze della marineria aveva cura di addestrare quotidianamente i timonieri, rematori, i combattenti.

COMPILAZIONE
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Data2011
NomeAssorati G.
AGGIORNAMENTO – REVISIONE
Data2021
NomeParisini S.

ultima modifica: 20/01/2021
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