Titolo operaIn Eutropium
Anno399 d.C.
Periodoetà dei teodosidi
EpocaTarda Antichità
Noteed.: T. Birt (ed.), Claudii Claudiani carmina, Berlin 1892, p. 74-118 (rist. anast. Muenchen 1981).
Testo originalePostquam vera fides facinus vulgavit Eoum / gentibus et Romae iam certius impulit aures, / "Eutropiumne etiam nostra dignabimur ira? / Hic quoque Romani meruit pars esse doloris?". / Sic effata rapit caeli per inania cursum / diva potens unoque Padum translapsa volatu / castra sui rectoris adit.
TraduzioneDopo che le voci sulla rovina della parte Orientale furono confermate e si impressero come vere nelle orecchie dei romani, la dea di Roma [Venere] parlò così: "è Eutropio degno della nostra ira? Merita di essere causa del dolore del romani?". Avendo così parlato, corre per il vuoto percorso dei cieli la potente dea [Venere] e con un volo oltre il Po giunge agli accampamenti del suo condottiero [Onorio].
NoteIntervento di Eutropio in Oriente: 398 d.C.
NomeAssorati G.
NomeParisini S.