stadera pesaformaggio

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: composta
Categoria: meccanica
Società Bilanciai  1953/ 1963  costruttore
ferro/ lavorazione a mano, ottone/ lavorazione a mano, ghisa verniciata color verde oliva/ fusione, ferro verniciato azzurro/ lavorazione a macchina, ferro/ fusione
cm,
kg 205 (a) 260 (l) 95 (p) l. asta 173, dimensioni piatto 180 x 59, pesi di massa 10; 5 (3); 2 (2) e 1
sec. XX
1959 - 1959
n. 831D
Asta in ferro di forma piatta tarata da 0 a 20 kg con divisione di 100 g. Il braccio minore, con estremità a tridente con contrappeso a forma di doppio medaglione in ottone con massa di correzione scorrevole sul rebbio centrale filettato mediante chiavetta ora mancante, ha i coltelli riportati in acciaio. Il braccio maggiore ha nella parte terminante un coltello riportato in acciaio che sostiene una staffa in ottone con copertina ottagonale in ottone, gancio ad occhiello in ferro ed anello in ferro per i pesi di rapporto. Il romano, in ottone di forma sferica con anello e cavità per la massa di correzione della tara chiusa da una vite in ottone, ha il corrente in ferro piatto estraibile. La stadera è sospesa al cavalletto mediante staffa in ottone con copertina in ottone di forma ottagonale e gancio ad occhiello in ferro. La merce è contenuta in un piatto rettangolare in ferro verniciato color verde oliva, rinforzato inferiormente da due lamine in ferro alle quali sono saldati quattro ganci per l'attacco delle catene; le quattro catene sono in ferro con anelli alla catalana allungati alternati ad anelli circolari, riunite a due a due in un gancio cuoriforme in ferro. La crociera in ferro, di forma arcuata sagomata verniciata color azzurro, termina con due incavi nei quali sono appese le catene. La crociera presenta un foro per la sospensione alla stadera, che avviene con gancio a C in ferro e staffa in ottone con copertina in ottone di forma ottagonale.
Cavalletto in ferro formato da una trave orizzontale in ghisa verniciata color verde oliva sorretta da quattro piedi in tubolare di ferro verniciato in azzurro, distanziati fra loro da due lunghi ganci in ferro posti orizzontalmente con la funzione di rinforzo e per appendervi i pesi di rapporto. Al centro della trave è saldato un gancio ad uncino in ferro verniciato color verde oliva per la sospensione dello strumento, ad un'estremità della trave è avvitata una staffa rettangolare in ferro, pure verniciata, per limitare le oscillazioni dell'asta. Serie omogenea di sette pesi di rapporto in ghisa di forma cilindrica con anello e gancio ad uncino in ghisa per sospenderli alla stadera e cavità per la massa di correzione della tara chiusa da una vite. Massa di 10 kg, 5 kg (3), 2 kg (2) e 1 kg.


L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
Il marchio S.G è stato depositato nell'estate del 1951 e la Sacchetti Gaetano è rimasta attiva fino alla fine del 1952; nel gennaio del 1953 la ragione sociale cambia in Società Bilanciai Campogalliano, come si legge anche sulla targa posta sulla trave del cavalletto. Il marchio S.G. è stato usato anche in seguito: alcune fonti orali riferiscono almeno fino al 1958, altre almeno fino a che la Società Bilanciai non si trasformò in Cooperativa (1963).
I punzoni periodici di questo esemplare datano a partire dal 1959: questo è un esempio di quanto detto sopra. Questo bilancione pesaformaggio è stato recuperato da un rivenditore di attrezzature per caseifici che ritira l'usato nella provincia di Mantova.

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