Categoria: meccanica
cm 53 (a) 60 (l) 26.5 (p) l. asta 50,5
L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
Capita, per stadere antiche, di vedere riutilizzati i pomi di spada come romani da stadera. Il pomo di spada utilizzato in questa stadera è del tipo in uso sulle spade da lato fra la metà del '500 e il 1570 circa (Consulenza avv. Pinti Paolo e ing. Troso Mario, maggio 2006). Purtroppo l'incurvamento dell'asta non consente di determinare con precisione l'unità di misura adottata: se infatti a tacca 1 libbra la stadera si equilibra con 350 g, a tacche 5, 6,2 e 7 la libbra/unità di misura avrebbe massa di 330, 328 e 333 g. La tipologia di stadera è compatibile con quelle di fattura italiana databili al XVIII secolo.