Categoria: meccanica
cm 19 (a) 15.9 (l)
L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati anche nei secoli successivi all'età romana.
L'unità di misura di massa in epoca romana è la libbra di 327,45 g (con l'oncia di 27,28 g pari ad 1/12 di libbra); questa stadera ha dunque una portata minore di 8 once (218,3 g) e quella maggiore di 30 once, cioè 2 libbre e mezzo (818,6 g).
La sostituzione di due ganci indica un lungo utilizzo della stadera.
Il donatore riferisce che venne trovata agli inizi del Novecento dal nonno, medico, in contatto con molte imprese che effettuavano lavori ferroviari. Non è però in grado di dire la provenienza geografica del ritrovamento.
uso originario: non desumibile