Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

La sedia è in legno di noce massiccio; presenta gambe rettilinee, unite da traverse laterali collegate da una mediana. Lo schienale ha la traversa superiore liscia, lievemente incurvata all’indietro, con una sottostante banda di sagoma arrotondata verso il basso, nella parte superiore ritagliata in modo da lasciare due lunette traforate a giorno. A metà schienale, una traversa rettilinea.
La seduta, rifatta in tempi piuttosto recenti, anche in origine doveva essere impagliata.

La sedia si qualifica come sobrio ma elegante esemplare di un gusto neoclassico diffuso agli inizi dell’Ottocento e protrattosi per qualche decennio ancora, attecchito anche presso le manifatture dell’ambito modenese.
Non vi sono documenti che attestino le modalità d’acquisizione dell’arredo al Pio Istituto Orfanelle di San Geminiano di Modena, insediatosi nel quattrocentesco monastero delle Agostiniane di San Geminiano (in precedenza sede di ospedale), Istituto che nel 1998, assieme all’Educatorio Provinciale San Paolo di Modena, costituì la Fondazione San Paolo-San Geminiano di Modena, divenuta nel 2007 ASP, Agenzia Servizi alla Persona – Comune di Modena. Nel novembre del 1996 alcune opere già del Pio Istituto furono assunte in carico dalla Provincia di Modena, e attualmente sono in deposito nella Raccolta d’Arte della Provincia.