piazza della Repubblica
Cattolica (RN)
L'architetto decide d'intervenire in questo comparto, poco lontano dal centro storico cittadino, caratterizzando la nuova piazza con una forma inusuale rispetto al tessuto urbano consolidato. Il tema sviluppato partendo dall'antico concetto di agorà, vuole conciliare l'immagine tradizionale di luogo d'incontro e scambio con la modernità delle scelte architettoniche adottate.
Il centro culturale, pertanto, si conforma secondo una pianta circolare attorniato per tre-quarti da una costruzione bassa, a forma di hangar ricurvo, dalla copertura ad arco ribassato, sulla quale s’innestano edifici multifunzionali. Sulla cavea, raccordati da un porticato, spiccano i volumi del teatro detto “della Regina” e della torre che racchiude vari servizi. Il primo edificio a essere completato è il centro multimediale, pensato anche come corpo di ingresso di tutto il settore culturale sviluppato all'interno dell'hangar per 1600 mq complessivi.
Gli interni sono caratterizzati da uno spazio continuo, dalla presenza delle strutture metalliche e degli impianti a vista. Il cromatismo della carpenteria metallica è assai marcato e varia dal blu acceso al nero, mentre le tamponature sono trattate con colori tenui e toni caldi.
Dalla reception d'ingresso, sul lato sud-est, organizzato su due livelli, di cui uno con soppalco in acciaio, si accede progressivamente all'emeroteca, alla mediateca, all'archivio, al laboratorio fotografico, alla biblioteca, al museo della Marineria e all'Antiquarium comunale.
Il prospetto sulla piazza è caratterizzato dal lungo porticato sopraelevato di circa un metro rispetto al piano di calpestio dello spazio pubblico. Il colonnato, a sua volta, protegge il tamponamento in mattoni intonacati esterno dell'hangar, sul quale, a scansioni regolari, sono collocati infissi metallici quadrati.
La copertura in acciaio realizzata con travi reticolari curve è provvista di oblò in plexiglass per garantire una corretta illuminazione.
Nel 2000 la piazza si completa con il palco per gli spettacoli all'aperto.
fonte: Matteo Sintini, Elia Serafini - Mibact - Architetture del seconodo '900