Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

La caratterizzazione architettonica negli anni ’80-’90 a Reggio Emilia è indirizzata più che al gesto o al pezzo architettonico, ad un sistema di architetture che riprendono, da un lato gli elementi costitutivi dell’urbano e del paesaggio, e dall’altro una “modernità regionalistica” post razionalista e post organica degli anni ’60-’70 che ha caratterizzato l’architettura reggiana con le opere di E. Manfredini, C. Lucci come nell’edificio “Casa Unifamiliare D” a Correggio del 1988 o come nella “casa col becco” (1984) dello Studio Arcanto con A. Perazzi. In questo caso la palazzina si contraddistingue con il movimento dato dai 4 tiranti in metallo che partono dalla base dell'edificio fino ad allargarsi (a becco appunto) collegandosi alla copertura a tettoia, coniugato con l'uso tradizionale del mattone a vista.