Seminario vescovile
viale Timavo 93
Reggio Emilia (RE)
Manfredini Enea progetto
1916/ 2008



Notizie storiche: progetto e costruzione
Lo schema dell’edificio è molto semplice: due corpi di fabbrica paralleli a esposizione unica a sud, sono destinati il primo alla vita interna del collegio, il secondo alle attività organizzative che hanno diretto contatto con l’esterno. L’atrio collega i due corpi e sullo stesso asse dell’atrio si trovano le cappelle. Sono due chiese sovrapposte di mq. di superficie diversa che assolvono le esigenze delle sezioni del Seminario: una per i ginnasiali, l’altra per i teologi. Collegate al grande complesso del Seminario come funzione, sono elemento architettonico indipendente. Due ordini di portali in cemento armato costituiscono la struttura fondamentale. Gli spazi a valenza pubblica ivi presenti sono costituiti dall’atrio di ingresso, dal refettorio, dal sistema delle chiese sovrapposte, dall’aula magna, dalle cale centrali e dal complesso dei deambulatori di piano terra. Gli spazi esterni, entro la forma della pianta a H, sono coltivati a giardino. Si tratta di un’opera che ci consente di misurare dal vero il salto operato da Manfredini nella direzione di una volontà, solo più tardi conclamata, di affievolire l’uso del “linguaggio moderno” fino a stemperarlo totalmente nell’aura neorealista e farlo anche “altro”.

fonte: da Giuliano Gresleri, “La sospensione premeditata delle forme”, in Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, 1989, p. 9

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