Ampliamento del Museo Internazionale delle ceramiche
via Nuova 25, ingresso via Baccarini 19
Faenza (RA)

Piersanti Claudio (progetto)
Rava Rita (progetto)
Sampieri Angelo (progetto)
Console Camprini Tiziano (progetto)


Il progetto di massima del comparto museale – originariamente appartenuto al convento di S. Maglorio – si sviluppa per una estensione di circa quindicimila metri.
E' stato gradualmente realizzato attraverso stralci funzionali di lavori che hanno ripreso – rispettandolo – l'impianto progettuale iniziale, e hanno interessato:
La ristrutturazione del piano terra dell'ala settecentesca dell'antico convento di S. Maglorio.
La costruzione di un nuovo edificio rivestito in mattoni con inserti ceramicati, con una facciata su via Nuona ed una su un cortile interno del museo. Nell'interrato son sistemati i depositi,nei due piani soprastanti i laboratori di restauro. Un cavedio da luce ai diversi livelli.
La trasformazione dell'ala del quadrilatero espositivo ricostruita nel dopoguerra. Gli interni sono stati trasformati con materiali moderni e accolgono le ceramiche precolombiane e al piano superiore il rinascimento italiano.
La realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica di cerniera tra le zone preesistenti e i nuovi volumi di ampliamento.
Al piano interrato è collocata l'estensione dei depositi, al piano terra la sala conferenze di 100 posti e la sezione espositiva Europa, al piano superiore spazi espositivi e un cavedio centrale per captare i raggi del sole fino ai livelli più bassi.
La ristrutturazione di un lato del quadrilatero storico: al piano terra è stata collocata la sezione espositiva dell'ISLAM, al piano primo spazi di ingresso e ceramiche del '700, al piano superiore – sfruttando gli spazi ricavati da un sottotetto – sono stati realizzati gli uffici direzionali del Mic.
La costruzione di un nuovo volume edilizio che ha sostituito fatiscenti capannoni industriali demoliti. Tre piani espositivi con un secondo cavedio centrale, una rampa di collegamento, ascensore panoramico in vetro ed una terrazza con scala di sicurezza in vetro, addossata ad una parete laterale della palazzina liberty della vecchia Casalini.
L'ultimo stralcio ha interessato il recupero dell'edificio dell'antica ebanisteria Casalini, in angolo tra viale Baccarini e via Nuova: restauro della facciata liberty e sistemazione degli spazi interni su tre piani da destinarsi ad attività didattiche e di servizio del Museo.



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