via Roma 150
Podenzano (PC)
A Piacenza, forse per le minori dimensioni e forse perché leggermente antecedente rispetto ai due sopra citati, il progetto non presenta grandi contributi di innovazione tecnologica, ne l’applicazione di sistemi costruttivi speciali, adattati alla grande scala edilizia, in favore, piuttosto, del recupero di un’immagine domestica della fabbrica, come del suo centro terziario, già utilizzata in progetti per edifici produttivi, nel decennio precedente.
Il volume, composto di due corpi sfalsati tra loro, si presenta totalmente rivestito in mattoni faccia a vista, dall’attacco a terra fino al coronamento, in omaggio alla tradizione costruttiva locale.
Nel trattamento del prospetto si riconoscono elementi ricorrenti del linguaggio dell’architetto milanese, come gli inserti in pietra bianca a sottolineare la parte alta e bassa delle bucature, la finestratura a nastro “evocata” nella sequenza ravvicinata di normali finestre rettangolari e quadrate, l’accentuazione del coronamento della copertura, come necessità di chiudere il volume. A questo si aggiungono, come elemento non consueto del repertorio dei progettisti, le scatole di vetro al primo piano del fronte principale, rivisitazione moderna del tema del bow windows, con le quali, insieme al necessario contributo di illuminazione all’interno, si ottiene un ricercato effetto di sospensione mediante un elemento volumetrico profondamente in contrasto con la massa muraria dell’edificio.
fonte: Matteo Sintini - Mibact - Architetture del secondo '900