Albergo Roma
via Cittadella 14
Piacenza (PC)
Magistretti Ludovico progetto
1920/ 2006



Notizie storiche: progetto e costruzione
L’edificio situato nella centrale via Cittadella è commissionato dai proprietari del cementifico Rossi all’architetto milanese Vico Magistretti a cui la stessa società aveva affidato il progetto del proprio laboratorio di ricerca.
L’inserimento all’interno di un lotto d’angolo nel centro storico cittadino determina una particolare attenzione alla realizzazione del prospetto, studiato in diverse soluzioni, sia compositive quanto materiche, in relazione alla sua visibilità e al rapporto con le preesistenze.
I fronti sembrano fin da subito pensati in relazione alla localizzazione dell’edificio.
La divisione tra i livelli posti in relazione con la strada destinati all’ingresso e ai servizi, piano terra e mezzanino, e i piani tipo, rappresenta un primo criterio di ripartizione del fronte, poi realizzato con un solo piano rialzato. La separazione delle due parti avviene, in un’interessante proposta che non trova attuazione, attraverso un volume vetrato destinato al ristorante, aggettante nell’angolo, come a sottolinearne la valenza urbana.
Accanto a questo, le numerose varianti di progetto dimostrano, poi, un lavoro condotto sul tema della chiusura superiore del volume. Alcune soluzioni non realizzate riprendono temi non appartenenti alla tradizione del luogo, come il tetto a mansarda che conferisce all’edificio una chiara connotazione, ben visibile sul lato corto del fabbricato. S’indagano al contempo proposte molto diverse, come quella che prevede un volume autonomo, separato dal piano dell’ultimo solaio, oppure un tetto fortemente aggettante sostenuto da alte travi in cemento armato a vista con le testate inclinate a definire un coronamento, poi realizzato attraverso un volume a un piano coperto a padiglione che ospita il ristorante, arretrato a definire una terrazza che corre lungo il perimetro dell’edificio.
La soluzione finale procede nella direzione di una chiara regolarizzazione della composizione del fronte, senza aggetti e scandito dalla sequenza dei pilastri bianchi che disegnano nettamente, sul fondo in mattoni faccia a vista che caratterizza tutti i sei piani tipo, elementi lineari alternati: segmenti perpendicolari a partire dall’angolo, alternati a un ispessorimento della larghezza del rivestimento del pilastro ad occupare il vuoto delle finestre orizzontali, tutte allineate e disposte a bandiera a bandiera a destra e a sinistra del montante.
Al piano rialzato le luci tra i pilastri sono interamente occupate da finestre orizzontali.
Si accede a questo livello mediante due ingressi raggiungili con una rampa di scale: uno posto verso l’incrocio delle strade che fiancheggiano il lotto, l’altro al centro del lato lungo.
Mentre la parte interna del lotto è occupata dai locali tecnici e dai sistemi di risalita verticali, lo spazio verso strada è pensato, nei numerosi studi dello spazio interno e dell’arredo condotti dall’architetto, come un ambiente diviso trasversalmente in due parti, mentre longitudinalmente è scandito da una sequenza di pilastri cilindrici binati. La divisione è realizzata mediante una parete ondulata che lambisce una coppia di pilastri, lasciando però la giusta distanza, prosegue verso l’interno rivestendo la parete d’ingresso agli ascensori terminando, ma proseguendo idealmente nel bancone curvilineo della reception, confermando il motivo formale scelto per connotare questo spazio che risulta fluido e raccolto al tempo stesso; dimensione presente anche nell’altra parte della pianta che ospita il salotto per l’attesa e la conversazione in cui, in uno spazio sostanzialmente aperto, sono ricavati angoli più intimi e raccolti che sfruttano la presenza delle colonne o accolgono il camino.
I piani delle camere, di cui Magistretti studia tutte le soluzioni d’arredo, distribuiscono le stanze a partire da un corridoio centrale a T che lascia l’affaccio all’esterno alle camere da letto, mentre l’ottavo piano è destinato alla sala macchine e ai locali tecnici.



fonte: Matteo Sintini - Mibact - Architetture del secondo '900