Laboratori Cementi Rossi
via Caorsana 14
Piacenza (PC)
Magistretti Ludovico progetto
1920/ 2006



Notizie storiche: progetto e costruzione
L’edificio ospita i laboratori adibiti alle prove di resistenza dei materiali e il centro studi dell’industria committente. Il progettista interpreta il tema, già più volte affrontato nel corso della sua attività, delle attrezzature a servizio dei complessi produttivi, realizzando un edificio dalla chiarezza figurative ottocentesca e moderna al tempo stesso (De Fusco, cit.), per le proporzioni del volume, per la razionalità del rapporto struttura-rivestimento e per la ricerca del dettaglio, visibile in particolare nell’accostamento dei materiali. La facciata in acciaio inox trova, ad esempio, una mediazione con il cemento a vista della struttura, offerta da un profilo in alluminio verniciato che costituisce al tempo stesso il punto di battuta e il coprifilo del serramento.
L’edificio adotta soluzioni tecniche di grande modernità come i portali in cemento armato a vista, a cui è appesa la copertura, e la parete in curtain wall, composti in maniera controllata da Magistretti, tanto da fare assumere all’edificio un aspetto riferibile quasi ad un’architettura tradizionale.
La pianta è definibile da un rettangolo a cui è addossato il volume delle scale, distinguibile rispetto alla facciata continua del corpo principale, per il trattamento in cemento armato faccia a vista gettato in casseri dalla listellatura molto fine, completamente cieco a cui è accostato il fronte trattato a finestre quadrate che illuminano il corpo scala.
Il volume principale è scandito da un modulo di 2,80 metri che definisce il passo delle strutture portanti a cui sono abbinati le colonne di risalita degli impianti. La pianta è funzionale ad ospitare le attività previste che si distribuiscono ai vari piani, considerando le condizioni migliori ad ogni lavorazione. Al piano seminterrato, potendo sfruttare costanti condizioni igrometriche, si trovano le cellule per la stagionatura dei cubetti di cemento, oltre agli impianti di condizionamento e riscaldamento. Il piano rialzato, accessibile anche mediante una scala leggermente obliqua rispetto al piano di facciata, ospita negli ambienti perimetrali i locali per le prove meccaniche, mentre in quello centrale il deposito e i materiali di consultazione. Al primo piano, in uno spazio completamento libero adatto ad ospitare macchinari ingombranti, trova collocazione il laboratorio chimico. Per eliminare a questo livello le strutture verticali al centro della pianta, sono state posizionate travi coprenti l’intera luce dell’edificio, che escono in facciata con un profilo a “T” che costituisce il disegno del coronamento.



fonte: Matteo Sintini - Mibact - Architetture del secondo '900

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