Centro turistico, sportivo e commerciale
viale Romagnosi, viale Berenini
Salsomaggiore Terme (PR)

Viganò Vittoriano (progetto)
Clerici Francesco (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
La necessità di dotare il Grand Hotel des Thermes di Salsomaggiore Terme di negozi e strutture di svago sia per adulti sia per giovani, costituisce la ragione del progetto affidato, dalla famiglia Leoni, proprietaria dell'immobile, a Vittoriano Viganò e Francesco Clerici. Il legame personale tra i progettisti e i committenti, conferma il particolare rapporto, instaurato negli anni Cinquanta, tra la città lombarda e il luogo di villeggiatura, meta della borghesia milanese.
Il progetto prevede la realizzazione di un centro turistico, sportivo e commerciale, integrato a un centro commerciale per l'esposizione e la vendita prodotti di provenienza nazionale.
L'area è situata ad est di viale Berenini, lungo il quale i progettisti pensano di realizzare in portico alto un piano in ferro e cemento, da cui si accede ai negozi, ciascuno dei quali si compone di una sala principale per la vendita con affaccio sul viale e di un locale più piccolo per i servizi, con accesso sul retro. La copertura della sala per la vendita è costituita dall’altra metà della struttura del porticato, che all’esterno si protrae in avanti in un movimento a onda in direzione della piscina. Il locale sul retro è dotato di una copertura piana più bassa rispetto a quella del porticato; questa differenza di quota permette l’inserimento di una finestra a nastro su lato sud che consente l’illuminazione diretta della sala grande.
Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di una piscina per l’albergo e il collegamento al parco nel Grand Hotel des Thermes, per il quale si rendono necessari grandi opere di movimento terra e di messa a dimora di alberi ad alto fusto che creano, insieme alla pavimentazione in beola, i percorsi di attraversamento interni. La sistemazione del parco ha consentito che la piscina venisse posta alla base di un anfiteatro naturale, formato da piani degradanti; i diversi livelli permettono di regolare l’affluenza del pubblico degli spettacoli a bordo vasca.
Il complesso è pensato per l’utilizzo dei diversi utenti e delle differenti attività che in esso si svolgono: la zona di sosta dei bagnanti è esposta verso il sole, gli spettacoli delle gare hanno il sole alle spalle e il trampolino, di tre metri di altezza, si trova a nord; nella zona gioco la vasca raggiunge minore profondità ed è dotata di una toboga in cemento armato dalla linea sinuosa progettata da Clerici. Lo scivolo è sostenuto da un unico pilastro a stelo, con una scala in ferro che partecipa al gioco formale dell’intero impianto, ispirato alle forme organiche di Aalto e Wright, come al disegno liberty delle facciate degli edifici nobili della città e del Parco Roda.
La struttura della piscina è in calcestruzzo di cemento armato vibrato rivestito di tesserine di ceramica bianca, il fondo è appoggiato al suolo e ha due strutture portanti: un muro contro terra e un muro verso l’acqua indipendenti tra loro e che formano un cunicolo attorno alla vasca, che ospita le canalizzazioni idriche, mentre sul lato ovest queste due pareti si allargano lasciando lo spazio adeguato per il locale macchine.
Il complesso è completato da cabine singole e famigliari smontabili in tela colorata, dalle attrezzature da giardino e dalla pista da ballo immersa con semplicità nel verde del parco.

fonte: Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga - Mibact - Architetture del secondo '900

"3-261, 5-166, 217"