Dipartimenti di Chimica, Fisica, Biologia (Università di Parma)
Campus universitario, viale delle Scienze, via Langhirano
Parma (PR)

Mambriani Alberto (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
[…] la prima vera e propria ipotesi di decentramento delle attività universitarie già localizzate nel centro cittadino risale al periodo degli studi preliminari alla stesura del nuovo Piano Regolatore della città (1969- 1973): tale ipotesi prevedeva di attrezzare una vasta area separata dal nucleo più centrale della città allo scopo di creare una nuova polarizzazione funzionale favorendo lo sviluppo di attività di servizio collaterali.
Nel marzo 1969 venne presentato un “programma edilizio delle sedi universitarie” elaborato da un gruppo di lavoro con ricercatori e collaboratori già familiari ai temi del decentramento universitario in area bolognese. Coordinatore del gruppo era il prof. arch. Fernando Clemente, affiancato dall’arch. Guido Canali e dall’ing. Alberto Mambriani, oltre ad una serie di altri ingegneri ed architetti. Le successive rielaborazioni di questa prima bozza di intervento portarono all’individuazione dell’area posta a sud-ovest della città. L’identificazione di una struttura a griglia in cui disporre i diversi edifici destinati ad ospitare i futuri istituti, venne condotta rivolgendo una particolare attenzione a criteri di interazione interdisciplinare. Una sola opera, tra i tanti edifici previsti, venne, però, costruita secondo le indicazioni di questa griglia preliminare: l’edificio della Facoltà di Chimica, la cui realizzazione ebbe inizio nel 1973. Il modello teorico astratto di riferimento tipologico venne, infatti, abbandonato per lasciare spazio ad una più articolata serie di edifici che dovevano trovare la loro definitiva espressione compositiva nella continua revisione progettuale, sempre condotta a fianco dei fruitori della struttura: docenti, studenti, ricercatori.
L’edificio destinato alla Facoltà di Chimica si ispira a quello del Politecnico di Losanna che venne realizzato tra il 1971 ed il 1977 su progetto dello studio Zwifel, Strickler e partners, e fu progettato, in origine, dall’arch. Clemente, dall’arch. Canali e dell’ing. Mambriani, ed in fase esecutiva e di variante dal solo ing. Mambriani. La sede della Facoltà di Chimica (1974-1985) è stata riassorbita come elemento significativo dal punto di vista compositivo all’interno della nuova “piazza” individuata dai corpi longitudinali delle sedi di Biologia e Fisica. Anche le sedi dei Dipartimenti di Fisica (1981-1986) e di Biologia (1978-1987) sono state progettate dall’ing. Mambriani, seguendo criteri compositivi improntati al rispetto di una rigida griglia modulare che regola gli aspetti distributivi sui tre livelli degli edifici.

fonte: Chiara Vernizzi - UNIPR- L’architettura universitaria a Parma: storia di un’infrastruttura del sapere

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