Centro contabile Cavagnari - Cassa di Risparmio di Parma, agenzia 12
via La Spezia 138
Parma (PR)
Magistretti Ludovico progetto
1920/ 2006

Balsari Berrone Elena (progetto del verde)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Situato non lontano dal centro di Parma, il complesso si compone degli uffici e dei servizi centrali dell’istituto bancario, di un auditorium e di altri edifici destinati all’incontro e alla rappresentanza.
Il progetto è vincolato ad alcuni aspetti di carattere funzionale, ambientale e legati alla morfologia del sito. I primi pongono la necessità di connettere funzioni prettamente tecnologiche con altre di tipo amministrativo o di deposito. Il livello di falda nel sottosuolo, poi, impone la scelta di una struttura totalmente fuori terra, che si rivela utile anche per garantire il necessario comfort di permanenza nei posti di lavoro.
Il complesso risolve il primo tema disponendo le varie funzioni in volumi tra loro indipendenti, tutti disposti intorno alle centrali.
Il corpo di fabbrica al centro è caratterizzato da una volumetria su pianta circolare, privata di una porzione per consentire l’accesso all’ampia piazza posta nel mezzo. Da quattro punti simmetrici rispetto all’asse di mezzeria in pianta, si dipartono altrettanti ballatoi aerei che conducono alle torri in cui sono situati i corpi scale. Questi ultimi collegano il centro di elaborazione dati alle altre funzioni satellite. Gli uffici sono invece collocati nei due edifici a tre piani a pianta quadrata, bucati al centro per ospitare ampi patii interni. Tra di essi si inserisce il centro di elaborazione dati che si distingue per la particolare copertura a cuspidi piramidali. Alle spalle di esso sorge l’edificio monopiano su pianta circolare che ospita l’auditorium e le aule con annessa area di ristorazione, richiama nella grande corte vetrata gli spazi delle architetture tradizionali di campagna.
L’ultimo blocco scale collega il corpo centrale a un volume parallelepipedo che ospita la filiale bancaria. Completano la composizione “a corpi isolati”, i magazzini per gli stampati e il deposito economale, posti sul lato opposto rispetto agli uffici.
La composizione dei vari edifici, diversi per forma, è tenuta insieme dal disegno degli spazi verdi, che dona unità ed omogeneità all’intero complesso. Il verde è poi attraversato da una trama di percorsi che collegano in modo funzionale le diverse parti del lotto. La tridimensionalità degli spazi verdi, elemento peculiare dei progetti di Elena Balsari Berrone, è cercata e resa attraverso il lieve movimento del terreno, che si alza leggermente verso il centro del complesso.
Il complesso, come nell’analogo intervento dello stesso autore a Bologna, restituisce un’immagine di organismo tecnologico, conferita dall’uso di tamponamenti prefabbricati in cemento armato messi in opera secondo una stretta modularità, a cui si mescolano materiali tradizionali come il mattone faccia a vista e il marmo delle cornici.
Unitamente all’attenzione ambientale precedentemente vista, questo tema costruttivo, consente di vedere il centro come un’«infrastruttura a servizio dell’urbano», non solamente votata al soddisfacimento delle funzioni ma anche elemento di riconoscibilità e qualificazione territoriale.




fonte: Matteo Sintini, Margherita Merendino - Mibact - Architetture del seconodo '900