Sala consiliare della Provincia
Piazzale della Pace 1
Parma (PR)
Scarpa Carlo progetto
1906/ 1978

affreschi di Armando Pizzicato (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Profondamente danneggiata dai bombardamenti alleati, la sede della Provincia di Parma viene completamente ricostruita nel dopoguerra ad opera dell’architetto Carlo Scarpa, chiamato espressamente dal pittore Armando Pizzinato che, nel 1953, vince il concorso per la realizzazione degli affreschi nella Sala consiliare.
Tutto lo spazio è organizzato secondo una rigida regola geometrica definita da motivi lineari.
Nella parete di fondo, dietro ai banchi della presidenza, in corrispondenza della quale gli affreschi di Pizzinato proseguono solo al di sopra delle due aperture presenti nella parete, lo spazio tra le due finestre è occupato da un pannello in parte ligneo, in parte composto da un disegno geometrico ad elementi rettangolari, suddiviso in due riquadri, uno giallo e l’altro blu, i colori della città, richiamata poi, al centro, dallo stemma bronzeo che riporta la data di inaugurazione della sala. Il pannello è ricompreso fra i due rivestimenti laterali che ricoprono gli stipiti delle finestre, realizzati in lastre lapidee che corrono lungo le aperture, dall’architrave fino a terra, costeggiando anche il radiatore posto al di sotto delle aperture. Per quest’ultimo viene creato un elemento di schermatura composto da una serie di listelli verticali di legno, che si integrano nel disegno complessivo dei dettagli, così come nelle porte di legno (anch’esse realizzate con ante di legno scuro con tasselli quadrati in vetro opaco) e nelle plafoniere dell’illuminazione, poste sul soffitto secondo un motivo a scacchiera che forma una cornice perimetrale.
Il progetto dell’arredo è direttamente legato a consentire lo svolgimento delle sue funzioni. La parte centrale della sala è quasi interamente occupata dalle postazioni del consiglio, eccetto l’ultima porzione, a cui si accede tramite una delle due porte d’ingresso, riservata all’uditorio.
Le due zone vengono separate da una transenna in legno fissata tramite giunti di ottone su tre appoggi, ciascuno costituito da tre montanti in metallo. L’elemento ligneo presenta delle fessure sulla parte superiore e una forma leggermente incurvata che lo rendono un elemento di appoggio per il pubblico durante le sedute.
Al lato opposto della sala si trovano i banchi per la presidenza; questi ultimi danno le spalle al pannello con lo stemma bronzeo fronteggiando, invece, le postazioni consiliari. Esse sono disposte a lisca di pesce, in modo da ricavare lo spazio necessario per consentire la visione dell’intera sala da ogni posto, al pari di una disposizione classica a semicerchio, rispetto alla quale presenta, però, il vantaggio di occupare uno spazio minore. I banchi sono sorretti dalla medesima struttura a tubolari metallici che caratterizza tutto l’arredo della sala, in particolare delle sedute della segreteria e del pubblico, che presentano una struttura con elementi tubolari metallici, con base rettangolare e schienale semicircolare. Lo scheletro metallico sostiene i rivestimenti in pelle che completano le poltrone, lasciando a vista la struttura retrostante. L’altezza delle sedute è poi studiata per permettere di riporre le poltrone perfettamente in adiacenza al banco, in modo da consentire un passaggio più agevole tra le file di banchi.

fonte: Matteo Sintini, Margherita Merendino - Mibact - Architetture del secondo '900 - immagini 2-5 ufficio stampa Provincia di Parma