Padiglione CSAC
via Catania 1-3, via Palermo 6
Parma (PR)
Nervi Pier Luigi progetto
1891/ 1979

Ferrari Carlo (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Il complesso sorge nell'antica zona di espansione industriale della città di Parma, il quartiere San Leonardo, collocato in posizione strategica rispetto alla stazione ferroviaria, al quartiere residenziale di via Trento (prolungamento della centrale via Garibaldi) e al centro cittadino. La zona è, oggi, oggetto di un Programma di Riqualificazione Urbana che prevede il recupero di un insieme di ex stabilimenti industriali tra i quali vi è anche la storica sede dell’industria Manzini.
Nata nel 1925 come sede della ditta specializzata nella produzione di macchinari destinati all'industria alimentare, la struttura originaria era composta da tre corpi di fabbrica disposti sui lati di un grande cortile centrale. Con la copertura dell’area di manovra al centro, avvenuta nel 1963, l’opificio assume l’assetto definitivo, mantenuto fino al 2006, anno in cui viene demolito il corpo est, nell’ambito del progetto di riqualificazione che interessa l’ex stabilimento industriale. Ad oggi, il complesso è formato da due dei fabbricati originari, dallo sviluppo prevalentemente longitudinale, unificati da un terzo corpo impostato su una pianta quasi quadrata.
I due edifici risalenti al 1925 presentano una copertura poggiante sulla struttura muraria portante in mattoni. L’edificio nord (900 mq circa) si sviluppa in parte su due livelli e presenta un tetto a falde sostenuto da capriate in acciaio; quello ovest (700 mq circa), più basso, è chiuso da una volta a botte. Ampie aperture caratterizzano i lati dei due edifici, su cui si susseguono portali e grandi finestrature per illuminare a giorno gli spazi interni.
Le grandi aperture ritornano anche nel corpo centrale, nel cui prospetto principale si stagliano i tre portali d’ingresso al padiglione. Quest’ultimo presenta una copertura con volta a vela su un’unica campata (luci rispettivamente di 25 m in un senso e 34 nell'altro, per un totale di 1000 mq di superficie) costituita da quattro pilastri in cemento armato. La volta è composta da elementi prefabbricati, anch'essi in cemento armato, assemblati secondo il sistema tecnologico brevettato dall'ingegnere Pier Luigi Nervi, da cui la denominazione «Padiglione Nervi» che lo rende comunemente noto.
Lo spazio al di sotto degli archi è tamponato con una struttura in metallo risalente al 1984, anno in cui cominciano i lavori per adattare l’edificio a nuova sede del Centro Studi per l’Archivio e la Comunicazione (CSAC) dell’Università degli Studi di Parma. La struttura metallica, funzionale all'archiviazione e all'esposizione delle opere d’arte nel padiglione, ne determina la divisione in tre livelli.

fonte: Matteo Sintini, Margherita Merendino - Mibact - Architetture del secondo '900