Case popolari nel quartiere INA
via Rosselli 8-10, via Puzzarini 3-5, 9, 7, 15-17, 4, 6-8, 2, via Amendola 6, 8-10, 9
Parma (PR)
Michelucci Giovanni progetto
1891/ 1991



Notizie storiche: progetto e costruzione
Parte del programma di intervento di edilizia pubblica di inizio anni Cinquanta, il quartiere si situa nell’area di espansione nord della città ed è costituito da cinque unità abitative che presentano dimensioni e giaciture differenti, per creare rapporti volumetrici equilibrati e variati.
Le più grandi si attestano sui lati del lotto di progetto, mentre le due più piccole sono collocate al centro del complesso.
Sulla via principale, Fratelli Rosselli, affaccia un corpo a forma di “C” ottenuta dall’aggregazione di due blocchi abitativi a forma di “L”, posti di testa l’uno contro l’altro, presentando un fronte spezzato, funzionale all’ombreggiamento delle aperture poste sui prospetti longitudinali.
La seconda unità residenziale è posta nelle immediate adiacenze della prima, con orientamento perpendicolare rispetto ad essa. La sua conformazione “a stecca” è il risultato dell’accostamento di due blocchi abitativi su pianta rettangolare, serviti da due vani scala che distribuiscono alloggi su quattro piani, di cui uno rialzato.
Posta sul lato opposto rispetto al primo edificio con lo stesso orientamento nord-sud, la terza unità è divisa in una parte centrale in aggetto e in due laterali a filo con la sagoma del fabbricato. La presenza di un ampio giardino retrostante lo rende l’unico edificio, fra i tre più grandi del complesso, a possedere una porzione di verde privato.
Gli edifici posti all’interno del lotto, sfalsati tra loro, sono due corpi gemelli su pianta rettangolare a tre livelli con un piano rialzato. L’accesso avviene tanto dal fronte su strada quanto dal retrostante giardino di pertinenza.
La scansione dei prospetti, in ciascuno degli edifici, è basata sulla suddivisione delle facciate in moduli composti da una sequenza ritmica di fasce verticali finestrate.
Tra le figure con cui si realizza l’impaginato dei fronti, la finestra a “L” rappresenta un elemento distintivo, utilizzata in diverse dimensioni e posizioni, definisce le aperture dei vani scala, come delle logge.
Nei prospetti di ciascun edificio è poi leggibile la maglia della struttura intelaiata in cemento armato, le cui travi, in particolare, assolvono alla funzione visiva di marcapiano. La caratterizzazione esterna delle pareti, invece, è differente a seconda della tipologia dell’edificio: i tre corpi in linea sono intonacati mentre, nei due centrali, il mattone dei tamponamenti viene lasciato faccia a vista.

fonte: Matteo Sintini, Margherita Merendino - Mibact - Architetture del secondo '900