Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

L’edificio è collocato nel settore est del paese, meno edificato, circondato da aree verdi e terreni agricoli. Da una veduta aerea appare quasi un oggetto ‘alieno’ rispetto all’intorno per scala e forma: un grande cerchio in copertura metallica che si apre a ventaglio per condurre al patio centrale circolare. Questa soluzione permette di ricavare due accessi indipendenti per la materna e il nido. Lo spazio interno si organizza secondo anelli concentrici: esternamente, alle due estremità si collocano le aule della materna (comunicanti) e gli spazi per le attività del nido, mentre la parte centrale, rientrante, ospita atelier, cucine, dispensa e lavanderia; l’anello interno è concepito come uno spazio ibrido di circolazione, destinato ad attività collettive e pranzo, che media il passaggio tra le aule e il patio interno. L’andamento scalettato dei solai in sezione permette di creare lunghe strisce finestrate a garantire l’illuminazione naturale degli spazi.
I lavori di adeguamento funzionale condotti nel 2006 dall’Ufficio Tecnico comunale, pur non stravolgendo il carattere dell’edificio e l’impaginato dei prospetti, intervengono con demolizioni e ricostruzioni, interventi di rinforzo, sostituzione dei materiali di finitura e di ritinteggiatura delle pareti esterne ed interne. Gli ingressi sono ampliati saturandone il profilo scalettato, la parte centrale dell’anello esterno è ampliata e risuddivisa, ma soprattutto, dividendo nettamente il nido e la materna, si è persa completamente la fluidità e circolarità dell’anello interno.


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