Restauro del Mulino del Maglio
Sassuolo (MO)
Canali Guido progetto
1935
Cacopardo Angela progetto
1965



Notizie storiche: progetto, restauro e cambio d'uso
Aperto alla fine dell'Ottocento lungo la strada che conduceva alla montagna, il piazzale Porrino si trovava all'ingresso del nucleo storico del paese. Vi si affacciavano l'antico portale di accesso al parco Vistarino, il complesso di Sant’Anna e il mulino del Maglio.
Risalente nel suo nucleo originario al 1558, il complesso venne costruito lungo il corso del Canale di Modena, realizzato in epoca ducale. L’impianto molitorio, originariamente denominato Battirame, dismesso negli anni settanta del Novecento, è stato restaurato alla fine degli anni novanta rispettando la divisione delle aree interne, destinate alla macinazione, e di quelle esterne, occupate dai canali d’acqua da cui l’opificio traeva energia.
Il progetto elaborato da Guido Canali, si pone l'obiettivo di ricomporre l’originario ciclo idrico la cui energia derivava dalle diverse canalizzazioni e dalle variazioni di quota, realizzando un ‘Museo delle antiche macine del grano’. Negli spazi un tempo destinati alla macinazione del nucleo originario del mulino viene bonificato il sistema e ricostruito il condotto di deviazione, restaurate le macine in pietra e le sottostanti pale in legno.
Le due antiche docce in rovere, in uso nel mulino, provvedono all'alimentazione della vasca d’acqua all’interno dell’edificio. Il grande invaso sulla vasca è stato utilizzato, ai diversi livelli, come elemento distributivo. La parte restante del complesso, è stata destinata a residenza privata del proprietario. Il progetto di Canali stabilisce un dialogo tra le nuove parti e quelle antiche inserendosi in una tradizione italiana che intende la preesistenza come un materiale vivo da interpretare attraverso l'atto progettuale.