Complesso Inail per abitazione e uffici
piazzale della Vittoria 6-7
Forlì (FC)

Cervesi Gino (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Piazzale della Vittoria a Forlì è un soggetto molto fotografato e la statua di Icaro o il Monumento ai caduti, con i suoi quattro altorilievi posti sui cippi a lato della colonna, la fanno da padrone. Oggetto di un rinnovato interesse anche i diversi edifici realizzati nel Ventennio e che affacciano sia la piazza sia il lungo Viale della Stazione tanto da essere identificati facenti parti il “quartiere razionalista” (espressione non del tutto corretta, ma accettabile per la sintesi).
Così, studiati, indagati e visitati sono l’ex Collegio Aeronautico, l’ex Stazione Agrarial’ex G.I.L., l’Istituto Tecnico o i due edifici gemelli in testata a Corso della Repubblica, ma poco si sa del Palazzo dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL). Quest’ultimo, in parte affaccia sulla piazza e in parte con viale della Stazione ed ha un cortile interno; Anch’esso è compreso all’interno del perimetro del “quartiere razionalista”. Il suo progettista, l'ing.Gino Cervesi naque a Cattolica (1900) e frequentò Ingegneria Edile a Bologna laureandosi nel 1925. Trasferitosi a Forlì, frequentò gli ambienti dell’Azione Cattolica e, fra i primissimi incarichi, vi fu quello di progettare il nuovo basamento della colonna della Madonna del Fuoco, monumento inaugurato nel 1928. Suoi i progetti delle chiese di Villanova, San Varano, Villa Grappa, il Santuario della Madonna delle Caminate; ancora il Tempio Votivo a Fiumana di Predappio e la chiesa parrocchiale di Montemaggiore. Nel 1933 partecipò al concorso per il piano regolatore della città di Forlì, con il collega ing. Elio Danesi, col quale ebbe altre sodali collaborazioni, con un progetto dal motto “Madonnina del Fuoco”, selezionato fra i tre vincitori. Attivo anche nella vicina Meldola e in altri comuni limitrofi, nel 1944 ricevettr l’incarico per il palazzo INAIL ma i documenti conservati in archivio riportano che la domanda per ottenere l’autorizzazione a costruire l’edificio è del 24 gennaio 1948; ottenuta la “Licenza per lavori edili” n° 10315, le opere si completarono sul finire del 1949 ottenendo la dichiarazione di edificio “Abitabile” il 29 dicembre dello stesso anno, per “piani 5 e ambienti 269” di cui 162 a destinazione abitativa. Dalle tavole di progetto sappiamo che al piano terreno vi erano gli ambulatori e locali per terapie oltre agli uffici amministrativi; ai piani superiori, abitazioni di diverse metrature.