Palestra ginnasio sportivo
viale della Libertà 46
Forlì (FC)

Zagatti Giorgio (progetto)
Bitossi Mario (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
La palestra è stata costruita su commissione dell’Amministrazione Provinciale di Forlì, lungo il viale che conduce alla stazione ferroviaria, in un’area già destinata ad attrezzature scolastiche.
L’edificio, attualmente ancora in attività ospita palestre e uffici legati alle attività sportive. Si presenta come un solido composto da diverse figure geometriche elementari: un cubo, che costituisce il blocco centrale, un ottagono, impostato sopra il precedente e che determina lo scavo di un portico al piano terra, a cui si addossa a sbalzo un corpo che circonda e che ospita gli uffici e i servizi alle attività sportive. La figura, altrimenti quadrata, è ottenuta tagliando i suoi quattro spigoli con i volumi dei corpi scala.
Per la sua posizione ad angolo, l’edificio risulta libero su tre lati e si mostra pertanto con tre prospetti praticamente analoghi, in modo da poter essere apprezzato allo stesso modo da diverse angolazioni.
Dal punto di vista costruttivo-espressivo è visibile la struttura, che si articola in grandi pilastri e costoloni in cemento armato che vanno a scandire i prospetti: la struttura è tamponata da una superficie in calcestruzzo decorato a bassorilievo, e dalle aperture schermate che chiudono gli altri lati. Anche internamente sono visibili gli elementi strutturali in calcestruzzo, tamponati da pareti in mattoni.
Al piano terra si trova un ambiente di accoglienza che attraversa la profondità dell’edificio collegandone, tramite un asse perpendicolare al viale della Libertà, i due ingressi. Questo ambiente, insieme ad altri uffici, crea un impianto planimetrico a “C” che va ad abbracciare la prima grande palestra. Al piano primo si collocano spogliatoi, uffici e due palestre secondarie. Gli ambienti confluiscono poi nel grande spazio a doppia altezza occupato dalla palestra principale, a pianta rettangolare; lungo i lati maggiori di questo spazio si collocano le gradinate delle tribune. Il soffitto, rastremandosi verso l’alto, va a costituire il volume che, riconoscibile anche dall’esterno, chiude la composizione.
Internamente la copertura è realizzata con un sistema di travi reticolari, articolato con catene in acciaio e puntoni prefabbricati in cemento armato che alloggia, nei nodi inferiori, i corpi illuminanti. La luce naturale, invece, penetra attraverso cupolette lanterplex quadrate e a punta di diamante, che forano la copertura in lastre di rame.
L’edificio può contenere ottocento persone sulle due tribune laterali e ospita dieci uffici di società sportive, locali per l’assistenza, il pronto soccorso e il servizio bar. Gli spazi all’interno dell’edificio sono organizzati in maniera gerarchica, ponendo in posizioni di risalto le due palestre principali e l’area d’ingresso e accoglienza, anch’essa importante per distribuire il pubblico.




fonte: Matteo Sintini - Mibact - Architetture del secondo '900 - immagini Teresa Cancellari