Unità d'abitazione INA-Casa La Fiorita
via Baracca, viale Italia, via Ariosto
Cesena (FC)
Gandolfi Giovanni progetto
1915/ 2004



Notizie storiche: progetto e costruzione
Il progetto si sviluppa all’interno di un lotto posto a nord est rispetto al centro storico, in un terreno di 2,7 ettari di forma triangolare, situato tra l’urbanizzazione e le aree agricole, delimitato a nord da via Ariosto e a est da via Baracca.
Realizzato nell’ambito del primo settennato Ina-Casa, il quartiere edifica 785 vani per 157 alloggi.
Gli edifici sono organizzati secondo quattro tipologie diverse di case a schiera a tre piani e a blocco ad appartamenti, di quattro. La distribuzione dei corpi edilizi in relazione alle strade interne che penetrano all’interno a partire da quelle perimetrali, suddivide l’area in quattro settori.
Quello a nord, allineato con il tracciato ferroviario, è costituito di blocchi composti di un doppio volume sfalsato. Interessante notare come tra un blocco e l’altro si trovino, nelle aree verdi, zone attrezzate con stenditoi, in diretto contatto con i locali adibiti a lavanderia, posti al piano terra dei fabbricati.
Il settore sud, invece, è delimitato sul lato occidentale da un corpo in linea su strada, scomposto in sei blocchi sfalsati che definiscono un profilo a gradoni. La parte orientale è invece occupata da tre edifici in linea dalla giacitura inclinata, che si biforcano sulla testata a sud, secondo un disegno abbastanza consueto nell’edilizia abitativa Ina Casa.
Completa il lotto sul lato ovest, il complesso dei servizi, tra cui il centro sociale dalla caratteristica forma esagonale e le attività commerciali, allocate in volumi a un piano, anch’essi dalla forma esagonale, ma allungata.
Gli edifici sono in prevalenza intonacati, ad eccezione delle fasce marcapiano e dei basamenti, in cemento o in pietra, e dei muretti in mattoni, fatto che determina una certa unità nei fronti degli edifici, caratterizzati dalla scansione pieni-vuoti.


fonte: Matteo Sintini - Mibact - Architetture del secondo '900 - immagin 1-2 Silvia Alessandrini, 3-4 Nicolò Maltoni, 5-6 archivio ACER