Villa unifamiliare a Monte Maggio
località Monte Maggio
Bertinoro (FC)

Zagatti Giorgio (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
La villa è posta su di un forte pendio e in straordinaria posizione panoramica. Il luogo, al momento della redazione del progetto era un'ampia distesa boschiva, parte della quale è stata rasa al suolo per far spazio ad un'ampia zona pianeggiante.
La villa è un’architettura che sembra nascere dalla terra attraverso potenti setti strutturali ed è concepita da un disegno creativo che esalta la valenza formale dei volumi in parte addossati al terreno.
La villa riporta il tema dell'abitazione ad un forte radicamento con il luogo e dialoga con il paesaggio tipico del territorio bertinorese, ritmato da macchie boschive e sinuosi filari di vigneti. Dalla strada carrabile, situata a sud-ovest, l'edificio è poco visibile poiché circondato da fitti alberi e arbusti e passa quasi inosservato se non si conosce. È possibile vederlo da nord-est, da una zona pianeggiante all'interno del lotto che costituisce il livello inferiore della casa, oppure scendendo una scalinata che porta ad una zona ancora più bassa, dove è stata realizzata una piscina.
Alla volontà di questo radicamento si può anche far riferire il richiamo, ben visibile nell’edificio, alla capanna o più in generale ad una forma riferibile ad una matrice primitiva che interpreta la casa come il primo rifugio ancestrale, sviluppata secondo una sensibilità strutturale rivelata dalla cura dei particolari e confermata nel dialogo che instaura con il paesaggio. Un unico padiglione di copertura a coppi si raccorda con il terreno mediante setti in cotto su cui poggiano le nervature di sostegno del tetto.
Si accede all'abitazione tramite due cancellate che si aprono su una lunga strada sospesa nel vuoto e retta da robusti pilastri.
L'edificio si sviluppa su tre piani collegati da una scala a chiocciola, perno dell’intero progetto. Il piano terra è destinato in parte a locali tecnici alla tavernetta, che costituisce il vero e proprio ingresso alla villa dalla parte del giardino.
Il piano primo, raggiungibile direttamente in macchina, distribuisce gli spazi in una pianta generata dalla rotazione dall’intersezione della figura del quadrato. La rotazione di uno di questi a 45° definisce l’ambiente del soggiorno che penetra a punta nella terrazza esterna rivolta verso il panorama. Con lo stesso principio aggettano i bow windows dai lati lunghi della stessa stanza a cui si somma un altro spazio di forma quadrata con spigoli arrotondati dentro cui si trova il camino che occupa in tal modo un volume autonomo nel quale sono state ricavate delle sedute laterali e delle basse finestre. Completano le funzioni del piano: la cucina con una piccola dispensa, due camere da letto e un bagno leggermente rialzati. Da ultimo, il piano secondo, ricavato nel sottotetto, presenta un bagno e 3 ampi vani, uno dei quali caratterizzato dal proseguimento dell'ampia apertura finestrata che caratterizza anche un vertice del salotto.
Ancora sulla figura geometrica del quadrato si gioca la composizione della pianta della copertura, questa volta raddoppiandone la dimensione.
Interpretando in modo personale i valori spaziali dell’organicismo, il volume sembra generato da un movimento centripeto incardinato sulla scala a chiocciola, che ruota le figure in pianta. La zona giorno è proiettata verso il panorama, i corpi delle camere verso i lati, mentre i servizi vengono spinti verso monte.
Il terreno circostante in prossimità della villa è progettato a giardino, con scale e muri di contenimento di diversa entità e forma a seconda delle difficoltà imposte dalle curve di livello. La casa è costruita in muratura ordinaria di calcestruzzo e mattoni a vista, la copertura in tegole di laterizio.



fonte: Matteo Sintini, Ilaria Cattabriga - Mibact - Architettura del secondo '900 - immagine Silvia Forlai