Sede del quotidiano Avvenire d'Italia
via Boldrini
Bologna (BO)
Coccolini Giuseppe progetto
1921/ 2015

Conti Giorgio (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Nel 1960 Raimondo Manzini fu chiamato alla guida dell'«Osservatore Romano». Dopo 33 anni terminò la sua direzione, una delle più longeve tra i quotidiani nazionali italiani. Nel 1961 (dopo un anno di interregno) arrivò alla direzione il giovane Raniero La Valle, proveniente dal «Popolo», quotidiano della Democrazia Cristiana. La Valle diede al giornale un'impronta progressista, con posizioni spesso critiche verso la Chiesa tradizionale, mentre sul piano internazionale impresse una linea pacifista, spesso in chiave antiatlantica ed antiamericana.

«L'Avvenire d'Italia» si caratterizzò per la copertura quotidiana dei lavori del Concilio Vaticano II (1962-65), assicurata da due inviati permanenti a Roma, uno dei quali era lo stesso La Valle. Il quotidiano divenne il portavoce e l'interprete dei fermenti innovatori presenti nell'assemblea, pubblicando servizi che ebbero eco anche nella stampa internazionale.
La Valle mantenne sempre una stretta consonanza di vedute con l'arcivescovo di Bologna, card. Giacomo Lercaro, tanto che «L'Avvenire» venne soprannominato l'«organo ufficioso» della Chiesa di Bologna. Il 9 marzo 1964 fu inaugurata la nuova sede del quotidiano, in via C. Boldrini.