Palazzo dello Sport "Paladozza"
piazza Azzarita
Bologna (BO)

Allegra Francesco (progetto)


Notizie storiche: progetto e costruzione
Fin dagli inizi degli anni Cinquanta emerge la necessità della realizzazione di una più adeguata struttura sportiva per ospitare le attività, in particolare, di alcune importanti società allora nascenti, quali la Virtus, la Fortitudo e la Moto Morini, che fino all’edificazione del nuovo impianto, si svolgevano in alcuni luoghi storici della città, inadeguati a tali scopi, come la Sala Borsa o il Sferisterio.
Nel 1954, con la firma dell’accordo tra il sindaco Dozza e il delegato CONI, iniziano i lavori nell’area di via Riva di Reno, individuata come luogo dove concentrare alcuni importanti servizi della città, tra i quali anche il centro scolastico Zanotti.
Il progetto è predisposto dal Centro Studi Impianti del CONI che incarica l’ingegner Allegra del Politecnico di Torino.
L’edificio copre una superficie di 7.200 mq. e presenta un impianto volumetrico molto semplice composto da: un parallelepipedo a un piano, leggermente sopraelevato, che definisce il perimetro del lotto sul quale è innestato, al centro, un tamburo cilindrico coperto da una cupola metallica di 76 metri. di diametro. Questa raggiunge nel punto più alto l’altezza di 25 metri ed è sostenuta da 48 colonne in acciaio che spiccano dalle strutture in cemento armato. Lo spazio centrale destinato alle gare sportive è circondato da 18 file di gradoni per uno sviluppo totale di 2.500 metri.
I fronti del volume basso, come quelli del corpo più alto cilindrico, sono trattati scandendo le superficie in una sequenza di montanti verticali e travature orizzontali in vista, che definiscono una griglia le cui campiture sono tamponate a tutta luce dalle finestre vetrate.

,
A due anni dall'inizio dei lavori si inaugura, con la consegna di una gigantesca chiave al sindaco Dozza da parte del presidente del Coni Giulio Onesti, il nuovo Palazzo dello sport, costruito in piazza Azzarita, nei pressi del canale di Reno, su progetto del prof. Francesco Allegra dell'Università di Torino.
Il grande edificio copre un'area di 7.200 mq; ha un'altezza massima di 25 metri al centro della cupola metallica, costruita in tubi di acciaio Dalmine. Può contenere fino a 7.500 spettatori a sedere e 1.500 in piedi.
Tra il 12 e il 16 settembre si terrà la prima manifestazione, una speciale edizione del Trofeo Aldo Mairano di basket, con la partecipazione di sei nazionali (URSS, Ungheria, Cecoslovacchia, Polonia, Svezia e Italia). La nazionale italiana sarà rappresentata da sette giocatori delle tre squadre bolognesi: Virtus, Gira e Motomorini.
Definito il "salotto" dello sport bolognese, oppure "il piccolo Madison", il palasport sarà negli anni sede di eventi sportivi, culturali, politici e musicali.
Nel 1996 sarà intitolato alla memoria di Giuseppe Dozza (1901-1974), promotore della costruzione. L'edificio servirà tra l'altro da modello per il palazzo dello sport delle Olimpiadi di Roma del 1960.
,
Con la ristrutturazione dell'impianto nel 2000, è stato aggiunto sopra il parquet di gioco un maxischermo avveniristico tra i più grandi d'Europa che, durante le gare, mostra le statistiche delle squadre in campo e le immagini della partita stessa. Nello stesso anno è stata eliminata la pista di atletica indoor che correva nel seminterrato dell'impianto. La struttura dispone anche di un maxischermo esterno che permette di assistere alle manifestazioni di piazza Azzarita.

fonte: Architetture del secondo Novecento - Mibact - Matteo Sintini