via San Leonardo
Parma (PR)
Data di costruzione / dismissione: 1854 - 2004
La famiglia Bormioli cominciò a impadronirsi dei fondamenti tecnici dell’arte del vetro intorno all’anno 1000, quando, nel borgo ligure di Altare, diede vita a una comunità di maestri vetrai tra le più importanti d’Europa. Il rapporto tra la famiglia Bormioli, l’arte del vetro e la città di Parma cominciò nel 1854, quando i fratelli Domenico, Rocco e Carlo Bormioli acquistarono la ‘Reale Fabbrica delle maioliche e dei vetri’ in Strada Farnese. Nel 1903, la famiglia Bormioli trasferì da Strada Farnese a Cortile San Martino il proprio stabilimento, in un vasto terreno fuori dal centro abitato, in prossimità della linea ferroviaria che da Bologna conduceva a Milano. Con l’inizio del Novecento, lo stabilimento Bormioli acquisì una posizione produttiva rilevante che si rifletteva in un crescente legame con il territorio: molti erano i lavoratori che si spostavano giornalmente dalla campagna o dalla montagna parmense, per raggiungere gli impianti della vetreria. Per tutta la prima metà del Novecento, infatti, la maggior parte degli operai assunti proveniva da famiglie contadine e i criteri di selezione erano legati a rapporti personali tipici del mondo contadino. Con il decollo degli anni sessanta, quando il gruppo Bormioli diviene una realtà multinazionale, aprendo sedi in Europa e negli Stati Uniti, la fabbrica di San Leonardo diventa, in maniera definitiva, la fabbrica di tutta Parma. Le rivendicazioni sindacali degli operai della vetreria diventano quelle dei lavoratori delle altre fabbriche cittadine e spesso gli adeguamenti contrattuali ottenuti dai ‘bormiolini’ divengono il riferimento di analoghe richieste in altri stabilimenti del settore vetrario. La fabbrica di San Leonardo, conobbe tutte le trasformazioni della storia economica contemporanea, dalla lavorazione artigiana a quella semiautomatica, dal ciclo di produzione fordista ai processi di ristrutturazione, fino alla dismissione, avvenuta nel maggio del 2004.
A partire dalla chiusura dello stabilimento, dichiarato di interesse culturale nel 2008, è stato avviato uno studio sull’identità storico industriale della fabbrica, per evitarne la completa demolizione, iniziata nel 2010. Il progetto di riqualificazione prevede la realizzazione, sull’area dei capannoni demoliti, di un insediamento residenziale, commerciale (già realizzato nel 2016 un edificio ad uso supermercato) e direzionale. Nell’area dell’ex Cral aziendale è prevista la realizzazione di un nuovo centro sportivo. Gli edifici storici, recuperati, diventeranno sede di attività culturali e del nascituro Museo del vetro.