via Toscana
Parma (PR)
Data di costruzione / dismissione: 1899 - 1968
Lo zuccherificio venne costruito dalla Società Ligure Lombarda tra il novembre del 1898 e l’agosto del 1899, in un’area recuperata con la demolizione del bastione di San Girolamo. Progettato secondo un disegno generale fornito dalla società proprietaria, lo stabilimento fu al centro di alcuni accordi tra la società genovese, le organizzazioni dei proprietari terrieri e l’amministrazione comunale che attraverso la costruzione del raccordo ferroviario e dell’impianto di smaltimento dei reflui derivati dal processo industriale, doveva consentire l’inizio dei lavori. Nel corso degli anni, per soddisfare le mutate esigenze produttive, diversi edifici furono realizzati ad integrazione del corpo di fabbrica originario, edificato sulla ‘tagliata’ di barriera Vittorio Emanuele. Il complesso produttivo era, infatti, costituito da un fabbricato longitudinale che conteneva gli impianti di lavorazione, dai magazzini di deposito e dai silos per il trasporto idraulico delle barbabietole; alcuni edifici accoglievano gli uffici amministrativi e la direzione, oltre alle abitazioni degli impiegati. L’impianto fu oggetto della fusione avvenuta nel 1930 tra la Società Ligure Lombarda e la Società Anonima Eridania, dalla quale nacque la Società Eridania Zuccherifici Nazionali, con sede a Genova. Lo zuccherificio diede lavoro a circa quattrocento persone fino alla cessazione delle attività, avvenuta nel 1968, al termine dell’ultima campagna saccarifera. Lo stabilimento e le aree adiacenti sono rimaste inutilizzate fino al 1980, anno in cui l’intero comparto, posto tra il centro storico e la prima periferia urbana, è stato acquistato dal Comune di Parma e destinato a parco pubblico attrezzato. Nel 1999, il progetto di recupero dello zuccherificio, è stato il primo intervento di un vasto programma di riqualificazione urbana che ha coinvolto importanti edifici industriali quali il forno Barilla, il macello, il consorzio agrario, oltre ad alcune infrastrutture di servizio come la stazione delle tranvie e il gasometro. Completato nel 2001, dichiarato di interesse culturale nel 2002, lo stabilimento è diventato una sala per concerti.