sec. VII a.C. (700 a.C. - 649 a.C.)
Rinvenuto all'interno del cinerario biconico con n° inv. 132382, insieme all'altro tintinnabulo (n° inv. 132428) e al relativo mazzuolo (n° inv. 132430).
Il nome "tintinnabulo" attribuito a quest'oggetto deriva dalla sua interpretazione funzionale come piccolo gong, interpretazione maturata in seguito al suo frequente rinvenimento in associazione ad un piccolo mazzuolo ad estremità globulari utilizzabile per rendere sonoro l'oggetto. Molto più probabilmente - sia per i preziosi materiali e gli ornati sia per la forma che richiama quella dell'ascia - si tratta di pendagli cerimoniali, tipici del territorio bolognese, che connotavano l'alto rango delle donne che ne facevano sfoggio. Essi infatti sembrano essere peculiari di sepolture femminili, comprese tra la seconda metà dell'VIII e il VII secolo a.C.