Polo Culturale "ex Ospedale di Sant'Agostino"
Biblioteca
Sala studio
Opere d'arte di vario genere
Nel 1772 fu ampliato, raddoppiando il fronte su via Emilia per ospitare l’infermeria militare. Fin dalla sua origine, ma in particolare durante l’Ottocento, le vicende storiche e politiche del Grande Spedale sono state strettamente legate alle sorti dell’Albergo dei Poveri, attuale Palazzo dei Musei. La prima guerra mondiale e la successiva crescita demografica fecero sorgere la necessità di creare un nuovo polo ospedaliero costruito poi nel secondo dopoguerra. Nonostante la costruzione del Policlinico, l’Ospedale Sant’Agostino è rimasto in funzione fino al 2004, anno in cui tutto il personale, le strumentazioni e le attività cliniche sono stati trasferiti nel nuovo ospedale di Baggiovara". (Tratto da E. Frascaroli, Il Grande Spedale. Prime indicazioni sull'evoluzione edilizia dalla costruzione dal 1753 al 1959). Vedi "Storia del complesso" sul sito: www.santagostino.modena.it.
C. Fini, F. Lazzarini, "Uno. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari", Skira 2009.
C. Fini, F. Lazzarini, "Due. Andreoni, Campigotto, Ferrero Merlino, Pirito, Rivetti, Thorimbert", Skira 2009.
C. Fini, F. Lazzarini, F. Maggia [a cura di], "Fotografia Contemporanea dall’Europa dell’Est. Storia Memoria Identità", Skira 2010.
C. Dall'Olio, "La Montagna Rivelata. Fotografie di grandi viaggiatori e alpinisti tra '800 e '900", Skira 2009.
C. Stefani [a cura di], "Salvatore Andreola e il pittorialismo", Skira 2010.
Via Emilia Centro, 283
Modena (MO)
Fotografia
Il progetto di riqualificazione, affidato all'architetto Gae Aulenti, prenderà il via nell'estate 2011 per concludersi approssimativamente nel corso del 2015.
All'interno del nuovo Polo Culturale troveranno spazio la biblioteca Estense, la biblioteca Poletti, un Centro linguistico, un Centro per la fotografia, il Polo Espositivo e diversi servizi ed attività commerciali di supporto alle importanti attività culturali.
Inoltre nel mese di ottobre 2011 la Fondazione ha attivato un master di alta formazione sull'immagine contemporanea.
Gli interventi di recupero dell'edificio settecentesco hanno consentito inoltre di destinare alcuni ambienti dello stabile a una nuova sede dell'Accademia internazionale di alto perfezionamento per cantanti lirici di Mirella Freni.