Museo della Preistoria "Luigi Donini"
Via F.lli Canova, 49
San Lazzaro di Savena
ferro fusione
cultura villanoviana
sec. VII a.C. (700 a.C. - 674 a.C.)

n. 132301
Coltello a base semplice con lama slanciata a taglio ondulato e dorso lievemente ingrossato; due piccoli chiodi per il fissaggio dell'immanicatura.

I coltelli solitamente presentano la lama - in bronzo o ferro - innestata mediante un codolo o fissata - come in questo caso - con piccoli chiodi ribattuti ad un manico di legno o di altro materiale deperibile.
A seconda della forma e delle dimensioni essi potevano svolgere funzioni differenti: quelli più grandi sono di solito messi in relazione al taglio delle carni, quelli di dimensioni minori invece, che si ritrovano più spesso in contesti femminili, potevano forse servire per il taglio di fili durante le operazioni domestiche di filatura e tessitura.
Nei ricchi corredi maschili di questo periodo è ricorrente l'associazione di più coltelli e, poichè a partire da questo momento i rasoi lunati tendono a scomparire, si pensa che alcuni di essi ne assumano la funzione.
Nel contesto in esame, l'associazione coltello a lama ondulata in ferro-paletta (n° inv. 132302)-spiedo/i (nn° inv. 132304/305)- pare suggerire una funzione rituale legata alla preparazioni delle carni per il banchetto funebre, di pertinenza maschile, mentre l'altro esemplare in bronzo, con n° inv. 132308, viene interpretato verosimilmente come rasoio.