[al curtèl par pla al guṡën]

strumenti e accessori
legno di castagno
ferro
cm 3 (la) 27 (l)
spessore del manico 2
sec. XX, prima metà
n. 08
Il manico è fissato alla lama con tre borchie

raschiare via le setole dalla pelle del maiale
Si usava dopo averlo introdotto in un grande paiolo "paróla" pieno d'acqua bollente.
Il paiolo era disposto sulla "furnaṡèla": una struttura in muratura in cui si faceva fuoco per scaldare l'acqua del paiolo postovi sopra.
A volte il norcino poteva sostituire la lama del coltello o il manico, ormai inutilizzabili per l'usura.
Una volta completata la rasatura, il norcino, con l'aiuto di un'altra persona, provvedeva a issare il suino su un'apposita forca "carnèr": veniva fissato un palo "travët" in senso orizzontale, dotato di due ganci, a cui erano appese le gambe posteriori del suino; tale palo poi si issava con l'aiuto di due pali di quercia "gaṡìa" disposti perpendicolarmente al travët.
In questo modo il sangue dell'animale confluiva interamente verso il basso ed era più facile da raccogliere.