Centro Culturale "Carlo Venturini"
Viale Zaganelli, 2
Massa Lombarda
Tipo: argilla a tornio
argilla verniciatura
balsamari fittili
ambito magno-greco (?)
secc. III a.C./ II a.C. (224 a.C. - 100 a.C.)

n. 70
Balsamario in argilla beige-grigiastra, vernice bruna, opaca, molto diluita. Corpo rigonfio al centro e sensibilmente rastremato nella parte inferiore, a formare un alto stelo, piedino svasato. Lungo collo cilindrico e orlino rigonfio a profilo obliquo. Verniciato dall'orlo sino a poco oltre la spalla.

I balsamari, assai spesso definiti "lacrimatoi ", termine cui si attiene anche il Venturini nel redigere il suo inventario, in realtà erano destinati a contenere essenze od olii profumati.
Un'alta percentuale di presenze di questi piccoli contenitori fra gli oggetti del repertorio funebre si registra a partire dalla prima età ellenistica in tutto il bacino del Mediterraneo, con una frequenza veramente notevole nei centri della Magna Grecia.
La maggioranza dei balsamari della collezione proviene da due centri dell'antica Puglia: Rudiae e Taranto e documenta quasi esclusivamente il tipo V, con qualche esempio di tipo III e IV.

Del balsamario in esame non sono note provenienza e data di acquisizione