Centro Culturale "Carlo Venturini"
Viale Zaganelli, 2
Massa Lombarda
Tipo: argilla verniciatura
balsamari fittili
ambito magno-greco (?)
secc. IV a.C./ III a.C. (300 a.C. - 200 a.C.)

n. 145
Balsamario in argilla rosata, vernice bruna, opaca, molto diluita. Corpo piriforme, piuttosto globoso e fortemente rastremato nella parte inferiore, piedino troncoconico svasato.

I balsamari, assai spesso definiti "lacrimatoi ", termine cui si attiene anche il Venturini nel redigere il suo inventario, in realtà erano destinati a contenere essenze od olii profumati.
Un'alta percentuale di presenze di questi piccoli contenitori fra gli oggetti del repertorio funebre si registra a partire dalla prima età ellenistica in tutto il bacino del Mediterraneo, con una frequenza veramente notevole nei centri della Magna Grecia. dove essi costituiscono talvolta quasi l'intero corredo funerario. Essi coprono un arco temporale di circa quattro secoli dal IV al I sec. a.C. con il tipo V, di cui alcuni esemplari vengono datati sino all'età augustea
La maggioranza dei balsamari della collezione proviene da due centri dell'antica Puglia: Rudiae e Taranto e documenta quasi esclusivamente il tipo V, con qualche esempio di tipo III e IV.

Del balsamario in esame non è nota la provenienza né la data di ingresso in collezione.