Centro Culturale "Carlo Venturini"
Viale Zaganelli, 2
Massa Lombarda
argilla verniciatura
produzione etrusca
secc. III a.C./ II a.C. (210 a.C. - 150 a.C.)
cm.  5.6 (a)
n. 82
Coppa biansata in argilla beige chiarissima, vernice nera, opaca e in alcuni punti poco coprente. Vasca emisferica, leggermente rastremata a partire dalle anse; orlo appena inclinato verso l'interno; piede distinto con base d'appoggio a disco, esternamente ed internamente modanato; anse ad orecchia munite di appendici coniche nella parte mediana e di linguette appena accennate nel punto di attacco con l'orlo.

L'origine della ceramica a vernice nera va collocata in Grecia attorno alla metà del VI sec. a.C., quando inizia una produzione di vasi completamente rivestiti di un nero lucente con spiccata accentuazione delle forme piuttosto che della decorazione. Questa ceramica è stata esportata in modo ineguale verso le diverse zone del Mediterraneo occidentaleIn seguito essa si rarefà considerevolmente ed ovunque le produzioni occidentali cominciano a sostituire le importazioni dalla Grecia. E' difficile indicare con precisione in quale momento cominci la produzione di ceramica a vernice nera nel suolo della nostra penisola, perché in realtà le officine cominciano molto presto, specie in Campania, ad imitare questo tipo di ceramica attica. E' però soprattutto attorno agli inizi del IV sec. a.C. che si registra l'intensificarsi di tali produzioni. Dopo qualche decennio di imitazione dei modelli greci e di persistenza nelle tradizioni ceramiche locali, esse acquistano una loro precisa individualità, avviandosi verso un repertorio più originale che si evolve in modo autonomo fino all'incirca agli ultimi decenni del I sec. a.C.
Il favore incontrato da tale ceramica e la sua lunga persistenza fino alle soglie dell'epoca augustea hanno come conseguenza il moltiplicarsi di officine e di categorie locali, che si distribuiscono cronologicamente lungo tutto l'arco dell'età ellenistica ed arealmente un po' dovunque nella penisola italiana e nel bacino del Mediterraneo.

Rappresentativamente molto scarso nella collezione Venturini è il gruppo di produzione etrusca e laziale che riunisce tipi assai diffusi e ben classificati. Fra questi è la coppa con anse munite di linguette e di apici mediani analizzata in questa scheda: si tratta di dettagli ripresi da modelli metallici, dove placchette saldate sopra le anse e lamelle aderenti alla base delle stesse servivano a fornire una presa migliore e a rinforzare i punti deboli dei recipienti quali gli attacchi.
L'esemplare è stato donato da Bosetti di Città di Castello (1874).
Cfr. Montagna Pasquinucci, pp. 338-344; Morel 1981, 3170.