bilancia per bottiglioni

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a bracci uguali
Categoria: meccanica

cm 92 (a) 75 (la) 28 (p) l. giogo 60, diametro piatti 26,5, pesi di massa 2 (2), 1 e 0,5
sec. XX
1891 - 1927
n. 496D
Bilancia pesabottiglioni a bracci uguali con giogo romboidale traforato in ottone nichelato con estremità a staffa avente al centro, in alto, una massa in ottone avvitata e tenuta da un pomello; alle estremità del giogo viti per la regolazione dell'equilibrio. Coltelli e piani d'appoggio riportati in acciaio. L'indice è in più pezzi rivolto verso il basso e nella parte alta ha una massa in ferro avvitabile per la regolazione del baricentro; al perno filettato cui si avvita questa massa sono saldate a stagno, e riunite per un certo tratto, tre asticelle in ottone di cui quella centrale, più lunga, termina a punta andando a formare l'ago dell'indice; le altre due barrette sono tenute in posizione da un elemento cilindrico in ottone zigrinato recante al centro una massa in piombo. Colonna costituita da una gabbia in ferro composta di quattro aste saldate alla base su un anello in ferro e nella parte superiore avvitate su una piastra in ferro di forma quadrata che porta il braccio col piano d'appoggio sul quale lavora il giogo. La piastra è forata per permettere il passaggio dell'indice che ha la scala di riferimento in rame fissata ad una mensola posta a metà della gabbia. All'estremità del giogo le staffe sostengono, mediante anello e aste rigide ad U rovesciata in ferro, i piatti di forma circolare pure in ferro. Il piatto per i pesi, con bordo rialzato, ha le aste rigide più corte e si arresta su un piano in legno sostenuto da un treppiede in ferro; il piatto per i bottiglioni ha invece le aste rigide più lunghe e si arresta direttamente sulla base. Base in legno di forma rettangolare sostenuta da quattro piedini rettangolari in legno.
Bottiglione in vetro soffiato verde scuro e quattro pesi in ghisa a forma di tronco di piramide a base esagonale con anello di massa 2 (2), 1 e 0,5 kg.


L'esemplare più antico di bilancia a bracci uguali a noi pervenuto è stato costruito nel Neolitico, circa 7000 anni fa ed è stato rinvenuto nel sito di Naqada nell'Alto Egitto; è una testimonianza quindi della necessità, fin da allora indispensabile, di pesare, attestata oggi solo da un numero esiguo di esemplari ritrovati poichè la deperibilità dei materiali di costruzione, legno e osso, ne ha impedito la conservazione. Con il passare del tempo si sono fatte delle modifiche alle estremità dei gioghi per rendere più precise e sensibili le pesate. E' possibile seguire cronologicamente questa evoluzione e datare di conseguenza tutti gli strumenti.

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