Categoria: meccanica
cm 45 (a) 42 (l)
L'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
La suddivisione in 40 sottomultipli per ogni unità della portata minore differisce da quelle presenti sugli altri esemplari ottomani conservati in collezione e tarati molto probabilmente in centinaia di dirhem, mentre la portata maggiore coincide con le altre rilevate (ogni unità divisa in quarti). Diversa è anche la forma dell’estremità minore dell’asta.