stadera pesalatte

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: semplice
Categoria: meccanica

cm 99 (a) 82 (l) 33 (p) altezza piatto 42//profondità piatto 45,5 lunghezza piatto 33
sec. XX
n. 124
asta in ferro tarata da 0 a 19 kg con divisione di 100 g. Il braccio minore di forma piatta con estremità circolare ha i coltelli riportati in ferro. Il braccio maggiore a sezione quadrata termina con una testa ottagonale in ferro. Il romano in ottone a forma di doppia cipolla con anello e cavità per la massa di correzione chiusa da una vite, ha un corrente piatto ad otto non estraibile in ferro. La stadera è sospesa mediante staffa, gancio ad occhiello e gancio in ferro. La merce è contenuta in un secchio, formato da una lamiera di ferro con sezione ovale rinforzato da due strisce di ferro inchiodate a X fra loro; in alto sono due ganci cui è appeso il manico in ferro terminante con due riccioli. Il secchio è sospeso alla stadera mediante gancio ad uncino, gancio ad occhiello e staffa in ferro.

l'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione, propri e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.