stadera pesasacchi

Museo della Bilancia
Via Garibaldi, 34/a
Campogalliano
Tipo: a doppia portata
Categoria: meccanica

cm 49 (a) 33.5 (l)
sec. XIX
1800 - 1849
n. 24
asta in ferro tarata in libbre? Il braccio minore di forma piatta termina con estremità rettangolare leggermente rastremata ed ha i coltelli molto piccoli e rudimentali riportati in ferro. Il braccio maggiore a sezione quadrata, rastremato verso l'estremità, termina con una piccola testa circolare in ferro. Il romano in ottone di forma sferica con anello e cavità per la massa di correzione della tara chiusa da una vite ha corrente piatto a forma di otto appuntito non estraibile in ferro. La stadera è sospesa mediante staffa, decorata con motivi radiali nel punto in cui è il gancio ad occhiello, gancio ad occhiello e gancio piatto ad uncino arricciato di forma particolare in ferro. La merce è sostenuta da due ganci ad uncino, appesi ognuno ad una catena alla catalana ad anelli allungati in ferro; le catene sono riunite in un anello in ferro che è sospeso alla stadera mediante gancio ad occhiello e staffa in ferro decorata sulla base con motivi radiali.

l'invenzione della stadera, originaria quasi con certezza della Campania, è da attribuire ai romani intorno al 200 a.C. Ben presto per il suo facile impiego, per la sua immediatezza di lettura e il soddisfacente grado di precisione conquistò i mercati internazionali anche nei secoli successivi all'età romana e rimase, soprattutto in Italia, fino all'avvento delle bilance automatiche, uno degli strumenti per pesare maggiormente diffuso sul territorio.
uso originario: usata per pesare sacchi?

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